giovedì, ottobre 23

Qualche domanda

Vi siete mai chiesti perché ogni riforma della scuola, proposta da qualsiasi ministro, di qualsiasi partito, è sempre fallita? Cui prodest? E che ci fanno dietro le vostre spalle professori e sindacalisti? E i no global? Che c'entrano? E davvero necessario occupare le scuole? E occupare le stazioni? Chi è che vi spinge a iniziative contro la legge? Che interesse ha? Che ci fanno i politici (persino l'assessore all'Istruzione di Napoli) fra i vostri banchi? Chi è che pensa di sfruttare il vostro primo rossore per colorare piazze altrimenti vuote? Vi hanno raccontato un sacco di balle stilla riforma Gelmini. L'hanno fatto in classe. L'hanno fatto in modo strumentale. Vogliamo discuterne? Noi siamo qui. A disposizione. Oggi non invochiamo la Polizia: anzi, pensiamo che l'intervento delle forze dell'ordine per garantire lo svolgimento delle lezioni sarebbe una sconfitta per tutti. Pensateci. E, se potete, provate a uscire dal solito cliché delle barricate. Provate ad andare oltre gli slogan. Provate a discutere nel merito come si hi ad avere una scuola migliore. Questo sì che sarebbe, per una volta, davvero rivoluzionario.

(Mario Giordano, "Lettera apera agli studenti", il Giornale, 23 ottobre 2008)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene, dopo aver trasposto le domande di tal Giordano su un blog di internet,
potresti, avendo anche impiegato cotanto impegno, provar a darci una qualche rispostina a scelta, a una delle tante questioni.


Autografa.
Con stima.

Anonimo ha detto...

Uccidiamo i comunisti. Siamo l'unico paese al mondo a permettere che questi vecchi idealisti impediscano una crescita del paese con delle rirforme sane! E poi è noto che la scuola è sempre stata la loro roccaforte, fonte di indottrinamento e luogo in cui traviare le menti di giovani ragazzi. Avanti Gelmini, avanti tutta!

LM ha detto...

Non rispondo di solito alle domande retoriche, ma credo che i prossimi articoli con cui tratterò questa vicenda potranno dare delle buone risposte.
Non cambi canale.