venerdì, settembre 11
Parole
lunedì, settembre 7
Fazio secondo Ferrara
Fazio è il naturale, spontaneo, aggraziato ideologo di quanto di melassoso, prevedibile, scontato e spuntato produce la cultura di sinistra in Italia e nel mondo. Va incontro in modo furbo e a suo modo delicato ai pregiudizi del cittadino democratico, li conferma con qualche furbizia salottiera ricalcando letteralmente la lingua amabile, adulatrice, corriva di un Michele Serra. La sua buona televisione è un cono gelato di sentimenti nobili, e tutti, tra cui non pochi ignobili, lo leccano avidamente durante lo struscio serale del sabato e della domenica. Formerà generazioni di menti acritiche, piacioni e groupies senz'ombra di ironia, ma non è la fine del mondo. Il tipo alla fine è sorridente, e per questo gli si possono perdonare le pose civili, pacifiste, compassionevoli.
(Giuliano Ferrara, Il Foglio)
venerdì, settembre 4
I giocolieri della spazzatura
La profezia di Pansa
lunedì, agosto 10
Quotidiani
domenica, febbraio 22
Lezioni di giornalismo
Leggi tutta l'intervista "Ma i massoni hanno perso" di Nicoletta Tiliacos a Dino Boffo, direttore di Avvenire, su Il Foglio del 20 febbraio 2009.
lunedì, febbraio 16
Dipendenza o autodeterminazione, a voi la scelta
C’è una differenza tra vivere nel mondo in felice dipendenza dagli altri, e nella speranza, e vivere oscenamente di se stessi, della propria autodeterminazione, sempre sotto l’inflessibile e vano sguardo del proprio Io indulgente ma non misericordioso?»
Due grandi domande dell'elefantino, che prima le fa e poi vi risponde, qui.
martedì, febbraio 10
Dire parole vere / 2
- "Con quale autorità", intervista di Luigi Amicone a Giancarlo Cesana su Tempi
- "Mangiaostie a tradimento - i cattodisidratatori che hanno abbandonato Cristo per adorare la Costituzione" di Camillo Langone su Il Foglio del 10 febbraio
- "Complimenti Napolitano" di Mario Giordano su Il Giornale del 10 febbraio
- "Leopardi / Quella misteriosa Natura che voleva tenere in vita Eluana" di Luca Doninelli su ilSussidiario.net
- "Ciao Elu, un pezzo d'Italia muore con te" di Stefano Lorenzetto su Il Giornale del 10 febbraio
- "Pacatamente" di Assuntina Morresi del 10 febbraio su stranocristiano.it
- "Che branco di mascalzoni questi gentiluomini che si dicono laici" di Giuliano Ferrara sul Foglio del 9 febbraio
- "Viva la muerte" di Christian Rocca su Camillo dell'8 febbraio
lunedì, gennaio 19
"Santoro? Lasciatelo strafare"
Il servizio è di testimoniare che la Rai non esiste più. Al suo posto è sorta una baraccopoli caotica, ancorché molto costosa. Dove non comanda nessuno. Dove i capi-baracca fanno di testa loro. Dove chiunque abbia un minimo di potere si dà la legge che preferisce. Dove i padroni veri, i cittadini che pagano il canone, sono dei paria senza diritti.
Leggi tutto l'articolo di Giampaolo Pansa su Il Riformista.
venerdì, gennaio 16
Imparare da Toni

Sulle curve di Gaza, dove vorresti che i due nemici si uccidessero occhi negli occhi, con i coltelli se serve.
martedì, gennaio 6
Parole e immagini della guerra

È vero che ci si abitua a tutto. Non solo alle cose normali, di tutti i giorni, ma anche alle grandi gioie e alle grandi disperazioni.
Così è da qualche giorno ormai che leggiamo sui giornali le parole "guerra", "violenza", "terrore"; le parole "assedio", "combattimento", "feriti"; perfino la parola "morti", senza che esse siano più capaci di muovere qualcosa, di c'entrare con noi, di rompere la lontananza che ci separa da Gaza, Rafah, Erez, e ora anche Khan Younis.
Lunghi articoli, sottili analisi geopolitiche, dichiarazioni pro Israeliani o pro Palestinesi scritte dalle redazioni europee e americane difficilmente toccano il punto, riuscendo quasi mai a raccontare una realtà molto più grande e complessa. Poche le eccezioni (qui Galli Della Loggia sul Corriere del 3 gennaio, qui la bella lettera di chi in Terra Santa ci vive sul Sussidiario.net).
Di più fanno le fotografie. Non quelle bruttine e convenzionali che pubblicano i nostri giornali, ma straordinarie come queste (che si trovano su siti come Boston.com o sul WallStreetPhotojournal).
Perché se lo vedi partire forse capisci che cos'è un missile Qassam. Se lo guardi sparare forse ti rendi conto di chi è un guerrigliero di Hamas. Se la scorgi piangere sulla bara del figlio, intuisci almeno un poco del dolore infinito di una madre. Se riesci a fissare il volto di un bambino che ha appena perso tutto e la vita se la tiene stretta nelle mani piene di sangue, forse ti rendi conto di che cos'è la guerra.
martedì, dicembre 9
L'agenda di un "delinquente"
Caro direttore - prima che me le sequestrino e che qualche cronista pensi di fare il suo mestiere compulsandole per «ricostruire la rete di relazioni del Casotto attraverso le sue agende» (copyright Virginia Piccolillo, Corriere della Sera 5.12.08, pag. 3: «ricostruire la rete di relazioni del Saladino attraverso le sue agende») come è stato fatto con quelle del «punto apicale di Cl e della Compagnia delle opere in Calabria» -, mi faccio delatore di me stesso.
Sono anch'io di Cl, anche se non "apicale", e ho lavorato anch'io per la Cdo. Una fedina già così sporca ha inoltre una macchia indelebile: conosco Saladino. Dunque. Partiamo dalle agende telefoniche, cartacea e cellulare. Alla lettera F troverà il numero di Ferrara Giuliano, direttore del Foglio, ex ministro del Governo Berlusconi, ex confidente della Cia, anti-abortista amico di suore e cardinali, area politica di riferimento: centrodestra.
Leggi tutto l'articolo di Ubaldo Casotto sul Sussidiario.net
giovedì, novembre 27
Miracoli al Corriere
"Carlo invece parlava di perdono, di Spirito Santo, di fede. Lo fece anche dopo agli assassini venne dato un volto. Nel tempo, tra noi addetti al circo di Erba, si fece la fama di mistico, del fuori di testa per il dolore".
"Ma appena uscito dall'aula, Carlo ha chiesto al suo avvocato di procedere con le pratiche per il dissequestro della casa di via Diaz. C'è del lavoro da fare, lì dentro. L'ultimo tratto di questo percorso di dolore che grazie alla sua fede ostinata è diventato anche di speranza. Ci sono gesti che servono a sopravvivere. Questo è per ricominciare".
Un buon pezzo è un pezzo che racconta i fatti e se ne lascia colpire. Che non antepone schemi di lettura preconfezionati, credi antireligiosi, e quello scetticismo di fondo che non crede davvero alle buone notizie, che diffida delle conversioni, che dice impossibile ciò che non si sa spiegare.
E ora i Castagna regalano la casa della strage «per sopravvivere» è un buon pezzo. Di questi tempi, quasi un miracolo. Si merita una lettura. E il suo autore, Marco Imarisio, i complimenti.
martedì, ottobre 21
Una mano di arancione

Non dite a Walter di leggerlo, altrimenti rischia di mettersi a fare una vera opposizione.
lunedì, ottobre 13
Crisi/2
Leggi tutta la rassegna stampa CLU dal 30 settembre al 13 ottobre 2008.
Istruzioni per l'uso
E io stupido che pensavo che la felicità accadesse così, come un bel giorno.
Da seguire

sabato, ottobre 11
Grazie Corriere
Ma poi, prima di riporre l'autorevole quotidiano, mi cade l'occhio sull'editoriale di Giovanni Sartori, e non si può non leggere l'editoriale di Giovanni Sartori, tanto più se si chiama "Buonsenso e cretinismo". Sul finale, a proposito del Papa e del suo no all'uso dei contraccettivi, il nostro maestro del pensiero azzarda: "Come San Tommaso, io credo in una ratio confortata fide e diffido della fede senza ratio". Penso: sono a posto. Sartori che insegna San Tommaso a Ratzinger e gli dà lezioni sul rapporto fede-ragione è senza dubbio il meglio del giorno. Adesso ho letto veramente tutto. Grazie Corriere.
mercoledì, ottobre 8
Tutto il peggio di Facebook secondo Annalena
Leggi tutto l'articolo "Cielo, mio Facebook" di Annalena Benini pubblicato oggi sul Foglio.
venerdì, settembre 19
Corrispondenze

Leggi il carteggio tra Monsignor Rino Fisichella e Oriana Fallaci.