Appuntamento alle 9 in largo Gallarati Scotti per vedere "Fight for freedom" con la Meri e gli altri amici della rassegna stampa. Per andare in largo Gallarati Scotti occorre perdersi, e quando ci si è definitivamente persi si è arrivati. E' vicino a tutto: vicino alle colonne di San Lorenzo, vicino a via Torino, vicino all'Iguana, ma in nessun posto.
Il film, di David Cunningham e con attori come Robert Carlyle e Kiefer Sutherland, è tratto da una storia vera e racconta le vicende di una divisione di soldati alleati che nel corso della seconda guerra mondiale viene catturato dai giapponesi e condotto in un campo di prigionia, dove è costretto a lavorare per costruire una ferrovia. Il maggiore Campbell cerca di organizzare la fuga ma il morale della truppa, fiaccato dalla fame, dalle malattie e dalle torture, è a terra.
Grazie però alla guida del capitano Gordon i prigionieri riconquistano dignità e speranza: studiano Platone, recitano Shakespeare, suonano musica con rudimentali strumenti. Cambia il loro modo di guardare le cose - la ferrovia vien su meglio e prima -; e anche di guardare gli uomini - scorgono negli spietati carcerieri un accento di umanità -.
Il perdono ai propri nemici e il sacrificio per i propri compagni sono messi in scena senza alcuna retorica sentimentalista; al contrario sono il segno, anche per i giapponesi, di una reale conversione cristiana che investe il mondo di una novità mai vista prima.
"Fight for freedom", come tutti i film così profondamente cristiani, è perlopiù sconosciuto e introvabile nelle videoteche. Non rimane che affidarsi al commercio online, per esempio su ibs.it o dvd.it.
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3 commenti:
Del film se ne trova una recensione sulla rivista "Tracce", per la precisione in fondo a questa pagina. Inoltre il film si può trovare con un'attenta ricerca con emule – a buon intenditor poche parole ;)
sai che non ho troppa dimestichezza col mezzo informatico. comunque il concetto è che alcuni film, anche se di ottima qualità cinematografica, sono inspiegabilmente - anzi molto spiegabilmente - boicottati.
Lo so bene, vedi anche il bellissimo Little Miss Sunshine, certamente non cattolico ma di una bellezza travolgente, che mi sembra sia passato molto in sordina in Italia… colpa della sinistra egemone culturale e censore culturale?
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