
Se avevamo capito qualcosa del Foglio, del suo originale e sempre imprevedibile modo di fare giornalismo, dell'ironia che c'entra col modo di guardare e raccontare il mondo, del rispetto e della classe con cui tratta i personaggi politici, pur dentro la critica e la chiarezza di giudizio che certo non mancano, ma sempre distinguendo il loro volto pubblico e il loro volto privato; allora forse potevamo aspettarci che non avrebbe pubblicato quelle foto di "un momento di stupida curiosità di una sera d'estate", forse potevamo aspettarci che stava preparando qualcosa. Ecco perché ci piace l'elefantino. Per questo. E anche per molto altro.
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