martedì, marzo 20

«Sircana, santo subito»

Di vallettopoli si è detto fin troppo, qui si dice poco e bene. Il pezzo è di Riccardo Bonacina, direttore di VITA, del 17 marzo.

Qualche considerazione in margine a "vallettopoli"
Ieri abbiamo visto le cinque foto su una serata romana di Silvio Sircana, da ieri portavoce del Governo. Niente di pazzesco e che giustifichi ogni ipotesi di attacco e di richiesta di dimissioni di Sircana, ma quei cinque scatti "piccanti" esistevano (nonostante i tentativi maldestri di smentire tutto) e dovevano essere usati per ricattare uno dei 12 punti (sic!) del nuovo Governo Prodi. Un fatto che desta qualche inquietudine e che dimostra quanto la marea di merda, fatta da esibizione del lusso, utilitarismo dei rapporti affettivi e carnali, impasticcamenti e cocaine, serate a scambio con vallette e veline, rapporti tra i protagonisti della politica, della finanza, dello spettacolo, dello sport, del gionalismo e dei marciapiedi, sia montata in questi anni sino a diventare vero potere con tanto di professionisti ad esso dedicato.
Un potere fine a se stesso e senza alcuna utilità pubblica che non sia la sua esibizione e rappresentazione.
I fatti di questi giorni dimostrano anche lo stato di vergognosa subordinazione dell'informazione italiana da questo potere e il livello insopportabile di ipocrisia.
In questi cinque anni sono stati pubblicati verbali e intercettazioni su tutti e su tutto, dall'ex Governatore della Banca d'Italia all'ultima strarlette, da Moggi a Farina. Ogni anno sono interessati alle intercettazioni quasi un milione di italiani, per intercettare si spendono ogni anno 1.3 miliardi di euro. Sono state messe in pagina e ripoproste in tutti i salotti tv conversazioni private e meschine, conversazione che dicono e producono un degrado morale pazzesco. Tutto per vendere qualche copia in più con il concime dello spettacolo della vita privata origliata via telefono e pubblicata anche grazie all'immoralità di tanti magistrati in cerca di successo.
Ora perchè "Il Giornale" ha pubblicato il nome di Sircana, si è scatenato il finimondo nella categoria, con tanto di sanzioni dell'ordine dei giornalisti e provvedimenti fulminei del Garante della privacy, e con infinite prediche di colleghi che hanno fatto carne di porco di tutto e di tutti, e continueranno a farlo.
Perché, secondo voi è censurabile un collega che ha pubblicato anche il nome di Sircana e non tutti gli altri che hanno fatto tutti i nomi tranne quello di Silvio Sircana?
Comunque sia, una proposta. Silvio Sircana santo subito se finalmente una legge contro queste porcherie verrà fatta in tempi brevi ritirandola fuori dai cassetti delle aule parlamentari.

1 commento:

Anonimo ha detto...

occhio margio che ha anche delle tue foto il Corona qui... ti conveniva forse comprarle prima che se finiscono nelle mani sbagliate..sono guai!!!!!!!!