Se qualcuno se lo fosse perso, eccolo qui:
TUTTI A BALLARE, scende in pista il ricordo
di Aurelio Picca sul Giornale.
Se poi voleste leggervi la cosa migliore scritta in Italia negli ultimi anni, procuratevi il praticamente introvabile poemetto
L'ITALIA è MORTA, IO SONO L'ITALIA
ancor meglio se nella preziosa edizione L'Obliquo, con quattordici riproduzioni di Giovanni Frangi.
Aurelio Picca è nato a Velletri. Esordisce nel 1990 con la raccolta di poesie Per punizione, cui sono seguiti i racconti de La schiuma (1992) e I racconti dell’eternità (1995). Nel 1996 ha pubblicato il romanzo I mulatti; da Rizzoli sono usciti Tuttestelle (1998), Bellissima (1999), L’esame di maturità (2001, apparso la prima volta nel 1995 presso Giunti) e Sacrocuore (2003). Pubblicista, collabora a quotidiani (”il Giornale”, “la Repubblica”) e periodici (”Nuovo argomenti”, “Max”). È autore di due cortometraggi su Roma, presentati al Roma film festival: Elogio delle Torri e palio del bianco, Roma tanta poca e ha realizzato l’intervista filmata a Edward Bunker Asilo infantile. Tra i suoi scritti per la radio ricordiamo La velocità e I cinque sensi. Nel gennaio 2006, a Roma, nell’ambito del Festival del Racconto ha presentato sotto forma di reading il poemetto L’Italia è morta, io sono l’Italia.
domenica, marzo 11
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento