Dobbiamo ammetterlo, un po' ci manca. A noi cattolici di centro uno come Rutelli non dispiaceva, sebbene i simboli di partito - ma cosa contano i simboli rispetto alle idee? - ci dividessero.
Molte cose però ci univano, come una corretta concezione di laicità dello stato, la comune convinzione del valore sociale della famiglia, ragionevoli punti di vista in fatto di bioetica (ricordo un suo eccezionale intervento in merito al referendum sulla fecondazione assistita).
Eppure è scomparso, sparito, dileguato dalla scena politica italiana. Dopo aver traghettato, non senza sofferenze, la Margherita nel PD, dopo aver visto sciogliere la creatura politica di cui era leader nel grande calderone democraticamente autogestito da Walter, l'ex sindaco di Roma ha fatto perdere le tracce, lasciandone l'eredità a teodem meno ispirati e capaci (le belle Bindi&Binetti, Franceschini, fedele scudiero di W, e il giovane e promettente Enrico Letta). Ma di lui, nessuno ne parla. Chi ne avesse notizia, ce lo dica, ce ne parli, ci chiami. Ci interessa.
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