sabato, gennaio 5
È bello vivere perché vivere è cominciare_post 1, 2008
Dopo le tradizionali sciate di inizio anno a Bormio, word-ing inaugura l'anno nuovo senza fare auguri. Un po' perché ne ho la nausea - a Natale e capodanno tutti si improvvisano poeti e scrivono illeggibili sms - un po' perché mi sembrano sempre generici, convenzionali, oltre che sproporzionati: dire "buon anno" è come dire "buona vita": non ha alcun senso. Tutti ad augurare serenità. Ma perché mai un anno dovrebbe essere "sereno"? I periodi migliori della mia vita non sono stati per nulla sereni, ma al contrario difficoltosi, drammatici, contradditori anche, insomma intensi e faticosi. Concludere (degnamente) l'università, capire che cosa mi aspetta dopo la laurea, approfondire certe amicizie ormai indispensabili per la mia vita, iniziarne altre, sperare che quel tal desiderio che mi accompagna da anni si compia, in qualche modo, anche imprevisto. Ecco mi auguro qualche cosa del genere. Nulla di sereno, molto di vero.
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2 commenti:
ciao cugino, dopo aver iniziato il nuovo anno in montagna, non a sciare come te, ma in un santuario sulle dolomiti, ti auguro (e auguro anche a me) che "quel tal desiderio" si compia con quella serenità che è la certezza di una risposta. a domani
Speriamo (non sperèm, ma spe salvi), e preghiamo. Ci resta "solo" questo. Grazie, a domani
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