Il 17 gennaio, giovedì prossimo, Benedetto XVI parlerà all’Università La Sapienza e potrebbe non essere una giornata tranquilla. Il Papa terrà un discorso nel corso dell’inaugurazione del 705° Anno Accademico dell’ateneo romano.
Nell'articolo "Chi non vuole il Papa in università", apparso oggi in prima pagina su Il Foglio, si spiegano i motivi delle possibili contestazioni (leggilo qui):
«C’è quindi preoccupazione per quello che potrà accadere. Gli studenti dei collettivi hanno già fatto sapere: “Non lo faremo entrare”. E si stanno preparando. Alla facoltà di Fisica è iniziata ieri una “settimana anticlericale” che prevede anche una sarcastica e nelle intenzioni blasfema via crucis dentro la città universitaria con studenti travestiti da preti in atteggiamenti che manifestano la loro omofobia e misoginia, e che culminerà con una manifestazione di protesta convocata per le nove del mattino del 17 sotto la statua della Minerva, per difenderla, dicono, dal “Papa inquisitore”».
Qui invece la lettera aperta di Marcello Cini, professore emerito dell'università La Sapienza, pubblicata su Il Manifesto del 14 novembre 2007, sottoscritta da decine di professori della facoltà di Fisica.
«Signor Rettore,
non commento il triste fatto che Lei è stato eletto con il contributo determinante di un elettorato laico. Un cattolico democratico - rappresentato per tutti dall'esempio di Oscar Luigi Scalfaro nel corso del suo settennato di presidenza della Repubblica - non si sarebbe mai sognato di dimenticare che dal 20 settembre del 1870 Roma non è più la capitale dello stato pontificio. Mi soffermo piuttosto sull'incredibile violazione della tradizionale autonomia delle università - da più di 705 anni incarnata nel mondo da La Sapienza dalla Sua iniziativa. (...)».
venerdì, gennaio 11
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