CASINI: TRA TABACCI E DI PIETRO NULLA DA SPARTIRE…
(Adnkronos) - "Non vedo cosa hanno da spartire Tabacci e Di Pietro. Quest’ultimo sino a qualche tempo fa flirtava con Grillo, con il quale il mio partito non ha niente a che fare". Lo afferma il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, ospite di 'Omnibus' su La7. E ancora: "Mastella e Di Pietro? Sono il cane e il gatto del governo". Il leader Udc poi respinge tutte le voci sulla cosiddetta Cosa bianca: "Casa bianca, Cosa bianca, aggregamento al centro... sono tutte baggianate. Sono tutte piccole anticipazioni, evocazioni di personaggi come Montezemolo, che se fosse qui ci direbbe che ha un altro lavoro da fare".
TABACCI A CASINI: SERVONO GENEROSITÀ E DISPONIBILITÀ…
(Adnkronos) - "Casini definisce baggianate le iniziative in campo semplicemente perché, per un superiore senso tattico, a differenza di me lui non dice le cose che intende fare. In altri termini, secondo la sua visione, se non cambia il sistema politico e non c’è spazio per un’area centrale allora ha ragione Berlusconi; diversamente, se si esce da questo bipolarismo muscolare finendola di prendere in giro gli italiani costretti a schierarsi in due opposte e inconcludenti tifoserie, allora sarà necessario costruire una formazione distinta dal partito di Berlusconi e concorrenziale con il Partito democratico e a quel punto anche lui sarebbe pronto, sia pure a malincuore par di capire, a prendere atto che non basterà l’Udc". Lo afferma Bruno Tabacci. "Fin qui -aggiunge- il Casini pensiero. Suggerirei però di non sottovalutare che per allargare lo spettro d’azione ci vogliono generosità e disponibilità. Altrimenti è la casta che si ripropone".
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