martedì, marzo 25

Miracoli

Come non capirti, Camillo. Io venivo da un triduo pasquale fatto di canti gregoriani e musica medievale, di Mozart, Palestrina e dei responsori di Tomàs Luis De Victoria, e questa musica delle orecchie era accompagnata dalla musica degli occhi, le straordinarie architetture della Certosa di Pavia e del Santuario di Caravaggio, e lo spettacolo di duemila giovani che invece di guardarsi l'un altro guardavano Cristo e la sua Passione per loro. E tutto d'un tratto mi sono ritrovato in una banale chiesa di montagna a una messa di Pasqua in cui al coro nessuno aveva spiegato la differenza tra cantare e strillare, per giunta neanche canti, ma abbinamenti casuali di note e parole senza metrica e senza costrutto. E mi pareva che fosse una religione diversa, una diversa fede. Come può quella gente credere senza avere mai visto e toccato la bellezza della liturgia? È questo, Signore, uno dei tuoi più grandi miracoli.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Hai proprio ragione "zio Lory"... Pensa che io a Langone ho segnalato una messa da recensire: Sant'Agostino in via Copernico. Ogni volta che dall'appa andavamo lì veniva voglia di diventare buddhisti.

Anonimo ha detto...

Come non capire te e Langone... io dopo il venerdì a Caravaggio, domenica ho trovato la chiesa del mio paese trasformata in una specie di anfiteatro, con i banchi disposti longitudinalmente lungo la navata per lasciare spazio al centro allo "show" dei battesimi (immagina il torcicollo per cercare di seguire la liturgia...), l'altare coperto da fiori di carta in colori psichedelici e il sedicente coro che aveva occupato - con tanto di batteria e clarinetto - la Cappella del Santissimo Sacramento. I sostenitori del parroco si difendono dicendo che si è trattato di un "esperimento"...

LM ha detto...

Secondo Ratzinger la crisi della liturgia è uno dei più gravi problemi della Chiesa di oggi. Io credo che non possiamo rassegnarci. Chi ha più sensibilità ha più responsabilità: parliamo coi preti, prepariamo canti alternativi, recensiamo (se necessario) le messe alla Langone. Qualcosa cambierà, se Dio vuole.

Anonimo ha detto...

parole sante!