"Quando l'impegno sociale non degenera in ideologia", di Giorgio Vittadini, Il Giornale, venerdì 14 marzo
«Non qualunque impegno sociale è un adeguato impegno per l’uomo. È infatti singolare scoprire come movimenti politici quali Hamas e Hezbollah o leader come Chavez e Morales, arrivati al potere o a un vasto consenso elettorale anche grazie ai loro interventi in ambito sociale, non tenendo in considerazione l’arco dei bisogni e dei desideri umani per difendere interessi materiali particolari, si espongono al rischio di commettere soprusi e violenze. Ci sono strade alternative e non ambigue? Lo si può capire vedendo la storia dell’Associazione dei lavoratori Senza Terra di S. Paolo del Brasile, guidato dai coniugi Marcos e Cleuza Zerbini. Come molti altri, negli anni ‘80, Marcos e Cleuza occupavano abusivamente le terre per costruirci favelas, venivano regolarmente espulsi dai buldozer dell’autorità costituita per poi ricominciare ad occuparne altre. Secondo una certa ideologia, questo moto perpetuo era un atto necessario e utile a tener viva la “lotta”. Ma Marcos e Cleuza, ad un certo punto, non si fanno più fermare dall’ideologia e si rendono conto che il loro impegno non porta al bene per il loro popolo (...)».
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