Mi è stato chiesto se sono credente. Certo che lo sono! Non potrebbe essere altrimenti. Chiunque affronta un’attività artistica e creativa entra in diretto contatto con il mistero delle cose. E scopre che la quotidianità, privata del disincanto grazie all’Arte, è capace di regalarci squarci di senso e lampi di divino. Dall’immensità emotiva dell’uomo al baratro di una Trascendenza il passo è breve, ma per l’umiltà decido di restare al confine, a osservare il mondo con gli occhi della Musica, con instancabile e inesauribile stupore.
(Giovanni Allevi, La musica in testa, Rizzoli, 2008)
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