C’è come la saggezza e la premura del contadino nelle parole di Benedetto XVI.
Aveva detto del resto, all’inizio del suo pontificato, di identificarsi con il lavoratore nella vigna di Cristo. E con la premura e la letizia del contadino ieri Benedetto ha mostrato ai suoi vescovi i segni di una possibile fioritura nella vita della Chiesa e della Nazione. Come uno che osservi delle gemme, con la gioia tremante di chi ne è grato e trema per l’esposizione possibile alle intemperie.
Ha innanzitutto ricordato l’attenzione ai giovani. Si è soffermato sul rischio che i giovani vengano lasciati "soli davanti alle grandi domande" che nascono nella vita. La vasta «emergenza educativa» che si mostra in tanti modi è, per il Papa, un richiamo alla responsabilità per i sacerdoti, per gli insegnanti e per tutti. Specie nelle scuole.
Leggi qui tutto l'articolo di Davide Rondoni sul discorso del Papa alla Conferenza della Cei di giovedì 29 («Mano salda del lavoratore della vigna», Avvenire, 30 maggio 2008)
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