«La vicenda di Roberto Formigoni, invitato a restare dov'è con promesse per il futuro che non lo convincono, è stata una sorpresa relativa. Prolungare fino all'autunno la campagna elettorale, tenendo aperta la questione del governo della Lombardia e mettendo in mora lo stato di grazia e i primi cento giorni dell'esecutivo del lieto fine, non se ne parla. Rischiare un nuovo boom leghista, al seguito di Castelli candidato, non se ne parla. Inserire nel Castello, perché il Palazzo è ormai un'anticaglia repubblicana, un altro feudatario che ha i suoi possessi e le sue idee e le sue ambizioni e le sue reti di alleanza postdemocristiane, cone ieri un Casini, non se ne parla».
(dall'articolo "Vita agra al Castello" di Giuliano Ferrara sul Foglio di oggi)
Scarica qui la Formigoni story by Gigi Amicone, sempre sul Foglio di oggi.
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