"Oggi si parla dell’aborto soprattutto come diritto della donna, come difesa della sua libertà, della sua possibilità di autodeterminazione. Eppure anche dall’osservazione del caso di Napoli sorgono alcune domande.
Si parla del diritto della donna a poter scegliere. Non si parla del diritto del nascituro alla vita stessa. Perché il primo dovrebbe prevalere sul secondo?".
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