Casini no, Yespica sì. Si può dire tutto delle scelte di Berlusconi ma in questo caso come non capirlo...
La politica della bellezza paga sempre, soprattutto in termini elettorali. Che poi, una volta eletti, questi candidati non sappiano, politicamente parlando, né leggere né scrivere, che importa? Niente. Comunque, per la cronaca, la signorina ha rifiutato l'invito del Cavaliere. Chissà se per pudore o perché da brava venezuelana vanta l'amicizia di Chavez...
E mentre Cossiga sostiene che la scelta di Berlusconi è motivata dalle «doti di intelligenza» della showgirl - inutile negarlo - anche a sinistra si collezionano i candidati "di facciata". È il caso di Fuksas, manco a dirlo noto architetto romano. Insomma, a destra le belle donne, gli sportivi, a suggellare l'immagine della pop-politik; a sinistra gli architetti, gli attori, gli scrittori, come a dire "come siamo cool" e intellettuali e snob - ma questo non lo dicono - e le TV di Berlusconi chi le guarda. Cambieranno i partiti, ma l'Italia non cambia mai.
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