sabato, febbraio 23

Giudicate voi



"Da tempo non si rendevano più conto di ciò che poteva avere di morale o di immorale la vita che conducevano, perché era quella del loro ambiente. La nostra epoca senza dubbio, per chi ne leggerà la storia tra duemila anni, sembrerà immergere certe coscienze tenere e pure in un ambiente vitale che apparirà allora come mostruosamente pernicioso e dove esse si trovavano a loro agio".
(Marcel Proust, Temps retrouvé)

La tragedia resta incompresa. Tutto è organizzato da noi per distrarci dall’orrore, per evitare lo sguardo della Medusa che potrebbe impietrirci.
Il problema è non distogliere lo sguardo e vedere tutto. Il problema è se un giorno riusciranno a vedere tutto. Dico riusciranno perché noi pretendiamo di avere già visto e di vedere ogni giorno e per questo chiediamo di tenere sempre gli occhi aperti.

“La storia recente è il documento di una vasta cospirazione per imporre un unico livello di coscienza meccanica al genere umano e sterminare tutte le manifestazioni di quella preziosa parte di senzienza, identica in tutti gli uomini, che l’individuo divide col suo Creatore. La soppressione dell’individualità contemplativa è quasi completa. Gli unici dati storici immediati che possiamo conoscere e sui quali possiamo agire sono quelli propinati ai nostri sensi mediante i sistemi di comunicazione di massa. Questi mezzi sono esattamente i luoghi in cui le sensibilità e le confessioni della realtà più profonde e più personali sono più proibite, beffate, soffocate. Poiché i sistemi di comunicazione di massa possono comunicare soltanto livelli di realtà ufficialmente accettabili, nessuno può sapere la misura della vita inconscia segreta”.
(Allen Ginsberg, New York, agosto 1959)

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