Alcuni articoli interessanti sull'incontro del Papa coi giovani italiani sono questo di Luigi Accattoli sul Corriere della Sera, e (sotto) due di Davide Rondoni su Avvenire e uno di Aldo Grasso (ancora sul Corsera).
Qui invece le parole del Papa che risponde "a braccio" ai ragazzi che nella veglia di sabato gli pongono domande (perlopiù "sociologiche", sul disagio e i "sogni" giovanili) e l'omelia della messa di domenica.
Riportiamo alcuni degli spunti più belli del Papa.
«Nei momenti più importanti della vostra vita venite qui, almeno con il cuore, per raccogliervi spiritualmente tra le mura della Santa Casa. Pregate la Vergine Maria, perché vi ottenga la luce e la forza dello Spirito Santo, per rispondere pienamente e generosamente alla voce di Dio. Allora diventerete suoi veri testimoni nella "piazza", nella società, portatori di un Vangelo non astratto, ma incarnato nella vostra vita».
«Ciascuno di voi se resta unito a Cristo, può compiere grandi cose (...). E seguire Cristo significa sentirsi parte viva del suo corpo, che è la Chisa. Non ci si può dire discepoli di Gesù se non si ama e non si segue la sua Chiesa. Sentirsi Chiesa è pertanto una vocazione alla santità per tutti».
E a quanti insistevano sul tema (programmato, astratto, ripetitivo) delle periferie, Benedetto XVI risponde così: «Nella Chiesa non c’è periferia, perché dove c’è Cristo, lì c’è tutto il centro».
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2 commenti:
si Lorenzo io centro.
Ripristiniamo la Dc!!!
Il centro affettivo intendeva il Papa, non quello politico! Ma va bene lo stesso.
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