venerdì, settembre 21

I mestieranti del tifo

C'era una volta la Curva Sud. Quel che ne rimane oggi non è che il fantasma di una delle migliori tifoserie italiane. Non lo diciamo noi, che pur ce ne siamo accorti in prima persona, ma nientemeno che il capitano del Milan, Paolo Maldini, intervistato da Gazzetta.it:
Contro il Benfica, per l’ennesima volta, i tifosi del Milan non hanno intonato cori per la squadra. E’ dispiaciuto? «Di più: sono molto arrabbiato, come i miei compagni. Dopo tutto quello che abbiamo dato, fatto e vinto, meritiamo un trattamento diverso. Quest’atteggiamento è iniziato nel derby di ritorno dell’anno scorso. Con un aiuto da parte della nostra curva, non avremmo perso quella partita». Perché accade? «Difficile dirlo. Ci sono motivazioni economiche, giochi di potere. Ormai noi giochiamo in trasferta o in campo neutro: mai davvero in casa. Non mi sembra logico, e la squadra non ci sta più. San Siro è sempre stato magico: adesso stiamo perdendo questa magia».
Dopo lo scioglimento della Fossa dei Leoni, una nuova tifoseria (i Guerrieri Ultras) con precedenti più nella malavita organizzata che negli stadi, si contende a colpi di pistola il comando della curva con Brigate Rossonere e Commandos Tigre: in ballo ci sono i grossi guadagni garantiti dalla vendita di biglietti, gadget e dall'organizzazione delle trasferte.
Ma il decreto Amato, emesso dopo i tragici fatti di Catania del febbraio scorso, ha sconvolto i piani di questi presunti tifosi. Oltre a un importante giro di vite sulla sicurezza negli stadi, la legge vieta che le società intrattengano rapporti con le tifoserie organizzate (niente più
regali di biglietti o finanziamenti per pagare le coreografie). E mentre Galliani gira sotto scorta per le insistenti minacce di questi galantuomini, la polizia indaga, e noi aspettiamo fiduciosi che ci venga riconsegnato il nostro caro vecchio San Siro.

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