Perché fare morire di fame una donna sarebbe costituzionale, e salvarla no? Perché «fare sopravvivere Eluana è andare contro natura» (Giovanni Reale)? Perché sarebbe «vittima di una tecnologia che costruisce qualcosa di sostitutivo e artificiale rispetto alla natura»? E le medicine non sono qualcosa di artificiale rispetto alla natura?
Perché si ripete che il padre di Eluana sarebbe la persona che la ama più di tutti? E le suore che l'hanno accudita per anni con infinita carità forse non la amano?
Perché si apprezza il «coraggio con cui Napolitano difende la nostra Costituzione» (Rosy Bindi) e ci si scandalizza del coraggio con cui Berlusconi difende una persona viva?
Perché la vita di Eluana oggi sarebbe un "inferno"? Chi può considerare "inferno" la vita di un altro? Qual è il limite per considerarla tale? E, anche se lo fosse, andrebbe interrotta?
Perché d'ora in poi non giudicare indegne anche le vite di migliaia di malati di cui sono pieni i nostri ospedali e che non sono capaci di autoalimentarsi, di provvedere a se stessi, e non mostrano ragionevoli prospettive di guarigione?
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