La stampa nazionale ci ha informato, con l’ipocrisia tipica delle notizie terribili, della procedura iniziata per portare Eluana Englaro alla morte. Il Vescovo di San Marino-Montefeltro, nei suoi vari interventi sulla questione, ha una volta definito l’esito infausto della vicenda come la fine
della civiltà italiana, la fine della civiltà del diritto, del rispetto della vita, della libertà della coscienza, del bene comune. La definizione che è stata data in questi giorni è che si tratta della
prima condanna a morte eseguita dopo la caduta del fascismo, in un paese che ha rinnegato la pena di morte e che addirittura si è assunto, in gran parte, il merito della moratoria sulla pena di morte in quasi tutto il mondo civile. È un segno terribile della disgregazione della nostra società.
Questo delitto che si compie lancia una ulteriore, grave ombra di disumanità sulla nostra vita sociale e prepara tempi non lieti per le generazioni future.
Il Vescovo di San Marino-Montefeltro, di fronte a questa vicenda così terribile e così sostanzialmente diabolica, dispone che:
- a partire da oggi e per i prossimi tre giorni, le Chiese della Diocesi, al calare del Vespero, suonino a morto per un congruo periodo di tempo;
- il Vescovo di San Marino-Montefeltro chiede altresì a tutte le comunità religiose e a tutte le famiglie di recitare una corona del rosario nella giornata come richiesta umile alla Madonna che, colei la cui vita è stata rifiutata sulla terra, venga accolta e custodita per sempre dalla materna
misericordia di Maria.
Pennabilli, 3 Febbraio 2009
+ Luigi Negri
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