La clamorosa lettera a tgcom di Pietro Crisafulli (fratello di Salvatore, che nel 2005 si è risvegliato dopo due anni di stato vegetativo):
"(...) mentre eravamo a cena in un ristorante, in una piazza di Lecco, ammise una triste e drammatica verità.
Beppino Englaro si confidò a tal punto da confessarmi, in presenza di altre persone, che 'non era vero niente che sua figlia avrebbe detto che, nel caso si fosse ridotta un vegetale, avrebbe voluto morire'. In effetti, Beppino, nella sua lunga confessione mi disse che alla fine, si era inventato tutto perché non ce la faceva più a vederla ridotta in quelle condizioni. Che non era più in grado di sopportare la sofferenza e che in tutti questi anni non aveva mai visto miglioramenti. Entro' anche nel dettaglio spiegandomi che i danni celebrali erano gravissimi e che l'unica soluzione ERA FARLA MORIRE e che proprio per il suo caso, voleva combattere fino in fondo in modo che fosse fatta una legge, proprio inerente al testamento biologico".
Un bell'articolo di Michele Brambilla sul Giornale di oggi: "Il Miracolo in cui speriamo"
L'intervista a Roberto Formigoni sul Foglio: "Non è vero che Eluana soffre ma tra poco sì che soffrirà".
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