
domenica, settembre 30
Atene-Maratona: 2h04'26"

Il Grillo che conta
sabato, settembre 29
venerdì, settembre 28
giovedì, settembre 27
Silvio e il quarto potere

martedì, settembre 25
L'invettiva di Doninelli, l'insurrezione di Milano
«Vorrei cominciare questo mio intervento dicendo che mi sono rotto veramente i coglioni di parlare di questa città a cui ho dedicato un libro bastardo...».
lunedì, settembre 24
Feltri Vs Report 1-0
Il finanziamento pubblico ai quotidiani. Feltri risponde, a suo modo, a un'inchiesta (tendenziosa) di Report. «Non le ha mai detto nessuno che senza giornali, senza informazione, le democrazie non starebbero in piedi? E non le ha mai detto nessuno che perfino i liberisti degli Stati Uniti finanziano abbondantemente la stampa perché svolge una funzione pubblica indispensabile?»
Ezio Mauro e il giornalismo
Una bella intervista su Italia Oggi al direttore di Repubblica, che racconta come cambia il suo quotidiano, come ha iniziato questo mestiere, come attaccherebbe un pezzo... Da leggere.
sabato, settembre 22
Per tutto il resto c'è Mastercard
Lo scrittore, i ragazzi, i canti alpini

Milano fashion week
Blog, attacco e difesa
Per Aldo Grasso «annegheremo nella blogosfera che ha rotto la diga delle parole» e i blog sono «puro inquinamento della Rete». Per Fusina invece producono «un dibattito franco, acceso, aspro». Per Christian Rocca, autore di Camillo, «mettono in circolazione notizie e articoli e video e musica non conosciuti, poco reperibili o altrimenti invisibili. Prendono un link dal Miami Herald o dal Chicago Tribune e lo segnalano a uno che sta ad Abbiategrasso». A ciò si aggiunga che «i grandi quotidiani, settimanali e mensili d'America ospitano decine di auorevolessimi blog». Forse, come ha detto Guia Soncini, l'unica vera idiozia è che scriviamo gratis. Su questo e altro, qui sotto una bella pagina del Foglio di oggi.
venerdì, settembre 21
MVB & company
Da Tgcom.it: «Un'attrice hard in politica. Federico Zarri a capo di uno dei Circoli della Libertà».
5 x mille, appello online
Nella finanziaria Prodi-Schioppa 2007 il 5 x mille è stato mantenuto ma con trappola: hanno messo il "tetto" limite. Se il totale richieste supera i 250 milioni, lo Stato si tiene l'eccedente. L'ultimo dato segnala che hanno aderito sul 2006 al 5 x mille quasi 16 milioni di italiani (6 su 10), per un gettito destinato a non profit, ricerca, ecc. di oltre 400 milioni. Con questo "tetto" prodiano, significa che il 5 x mille diventa in realtà, secondo alcuni calcoli, un 3 per mille. Per ovviare a questa manovrina "anti-sussidiarietà" andrebbe tolto il testo inserito al comma 1237 della Finanziaria. C'è un appello online lanciato da Vita, settimanale che si occupa del non-profit, che si può sottoscrivere qui.
I mestieranti del tifo

Contro il Benfica, per l’ennesima volta, i tifosi del Milan non hanno intonato cori per la squadra. E’ dispiaciuto? «Di più: sono molto arrabbiato, come i miei compagni. Dopo tutto quello che abbiamo dato, fatto e vinto, meritiamo un trattamento diverso. Quest’atteggiamento è iniziato nel derby di ritorno dell’anno scorso. Con un aiuto da parte della nostra curva, non avremmo perso quella partita». Perché accade? «Difficile dirlo. Ci sono motivazioni economiche, giochi di potere. Ormai noi giochiamo in trasferta o in campo neutro: mai davvero in casa. Non mi sembra logico, e la squadra non ci sta più. San Siro è sempre stato magico: adesso stiamo perdendo questa magia».
Dopo lo scioglimento della Fossa dei Leoni, una nuova tifoseria (i Guerrieri Ultras) con precedenti più nella malavita organizzata che negli stadi, si contende a colpi di pistola il comando della curva con Brigate Rossonere e Commandos Tigre: in ballo ci sono i grossi guadagni garantiti dalla vendita di biglietti, gadget e dall'organizzazione delle trasferte.
Ma il decreto Amato, emesso dopo i tragici fatti di Catania del febbraio scorso, ha sconvolto i piani di questi presunti tifosi. Oltre a un importante giro di vite sulla sicurezza negli stadi, la legge vieta che le società intrattengano rapporti con le tifoserie organizzate (niente più
regali di biglietti o finanziamenti per pagare le coreografie). E mentre Galliani gira sotto scorta per le insistenti minacce di questi galantuomini, la polizia indaga, e noi aspettiamo fiduciosi che ci venga riconsegnato il nostro caro vecchio San Siro.
mercoledì, settembre 19
Udc E Pezzotta uniti alle europee?
Dal “Corriere della Sera” - Uniti alle prossime Europee. E l'offerta del posto di vicesegretario Udc. La festa del partito di Pier Ferdinando Casini, appena conclusasi a Chianciano, ha visto crescere il feeling tra l'Udc e l'ex segretario della Cisl e portavoce-trionfatore del Family Day cattolico, Savino Pezzotta.
Prima ancora dell'inaugurazione della festa, che si è chiusa domenica scorsa, a Savino Pezzotta sarebbe stato offerto l'incarico di vice del segretario Lorenzo Cesa che lui avrebbe però seccamente rifiutato.
«Pezzotta — racconta un alto dirigente del partito— non vuole e non può entrare in una formazione alleata con Silvio Berlusconi. Lo sbocco più realista in questo momento è che l'Udc gli offra il posto di capolista alle prossime elezioni europee. Quella sarà una battaglia totalmente identitaria, non ci sarà alcun vincolo di coalizione, lo scenario ideale per la sua discesa in campo. Quella lista potrebbe anche non avere il marchio dell'Udc, e avrà come slogan: "Riprendiamoci l'Europa". È evidente che se verrà approvata una legge proporzionale sul modello tedesco i tempi di quest'alleanza si avvicinerebbero».
Prima ancora dell'inaugurazione della festa, che si è chiusa domenica scorsa, a Savino Pezzotta sarebbe stato offerto l'incarico di vice del segretario Lorenzo Cesa che lui avrebbe però seccamente rifiutato.
«Pezzotta — racconta un alto dirigente del partito— non vuole e non può entrare in una formazione alleata con Silvio Berlusconi. Lo sbocco più realista in questo momento è che l'Udc gli offra il posto di capolista alle prossime elezioni europee. Quella sarà una battaglia totalmente identitaria, non ci sarà alcun vincolo di coalizione, lo scenario ideale per la sua discesa in campo. Quella lista potrebbe anche non avere il marchio dell'Udc, e avrà come slogan: "Riprendiamoci l'Europa". È evidente che se verrà approvata una legge proporzionale sul modello tedesco i tempi di quest'alleanza si avvicinerebbero».
lunedì, settembre 17
Chimere, un problema di ragione
Da poco più di una settimana l’organismo di bioetica inglese ha dato il via libera alla sperimentazione scientifica sulle cosiddette “chimere”, frutto della fusione della cellula umana con quella animale. Secondo i ricercatori che stanno lavorando al progetto (e che avevano già ricevuto il beneplacito di Blair), gli “ibridi” garantirebbero un’ampia riserva di cellule staminali, le uniche capaci di rigenerare i tessuti malati.
Il fatto costituisce l’ultimo episodio di una tendenza che in questi anni – basti citare il recente dibattito sulla produzione di embrioni umani a scopo di ricerca – va sempre più affermandosi: il progresso scientifico corre veloce ed esige scelte precise e chiare prese di posizione. Dalle pagine dei giornali, negli ambienti della cultura e della politica, ma anche tra la gente comune sorgono interrogativi attorno ai quali gli intellettuali e l’opinione pubblica si dividono. Quali sono i limiti della ricerca scientifica? È lecito considerare l’uomo un mezzo subordinato a un fine, pur positivo? E, ancor prima di questi, che cosa significa ricercare? Non ci proponiamo qui di rispondere a tutte queste domande, ma cercheremo di indagare che cosa c’è veramente in gioco; di che, ultimamente, si tratta. Di fronte alle nuove frontiere che la scienza scorge all’orizzonte, la complessità della questione sembra infatti spesso ridursi alla contrapposizione tra favorevoli e contrari: progressisti, “al passo coi tempi”, “per la libertà scientifica” gli uni; reazionari, oscurantisti, quando non “medievali” gli altri. C’è, forse, di più. Dietro le due posizioni esistono diverse concezioni di sé e diverse visioni del mondo, che questi termini non servono a descrivere. Non basta, per esempio, rifarsi alla distinzione credenti/non credenti, col Papa e contro il Papa. Tanto è vero che Ratzinger stesso, che ha definito tali pratiche scientifiche “aberranti e contrarie alla dignità umana”, ha sempre cercato di mettere in luce la ragionevolezza della sua posizione. È dunque proprio un problema di ragione quello di cui stiamo parlando. Da una parte essa è intesa come strumento di manipolazione di una realtà di cui ci si pretende padroni; dall’altro come possibilità di conoscenza della realtà secondo la totalità dei suoi fattori. Posizione, quest’ultima, che presuppone il riconoscimento del mondo come dato, e non come creazione dell’uomo. Lo scienziato che concepisse così l’oggetto della sua ricerca tratta la natura con quel rispetto, quell’attenzione, quella sorta di “collaborazione” che nella storia della scienza hanno portato a tutte le più grandi scoperte. Che fine fa la sua libertà? Si specchia nell’autorità del mondo, nel magistero della realtà. LM
Il fatto costituisce l’ultimo episodio di una tendenza che in questi anni – basti citare il recente dibattito sulla produzione di embrioni umani a scopo di ricerca – va sempre più affermandosi: il progresso scientifico corre veloce ed esige scelte precise e chiare prese di posizione. Dalle pagine dei giornali, negli ambienti della cultura e della politica, ma anche tra la gente comune sorgono interrogativi attorno ai quali gli intellettuali e l’opinione pubblica si dividono. Quali sono i limiti della ricerca scientifica? È lecito considerare l’uomo un mezzo subordinato a un fine, pur positivo? E, ancor prima di questi, che cosa significa ricercare? Non ci proponiamo qui di rispondere a tutte queste domande, ma cercheremo di indagare che cosa c’è veramente in gioco; di che, ultimamente, si tratta. Di fronte alle nuove frontiere che la scienza scorge all’orizzonte, la complessità della questione sembra infatti spesso ridursi alla contrapposizione tra favorevoli e contrari: progressisti, “al passo coi tempi”, “per la libertà scientifica” gli uni; reazionari, oscurantisti, quando non “medievali” gli altri. C’è, forse, di più. Dietro le due posizioni esistono diverse concezioni di sé e diverse visioni del mondo, che questi termini non servono a descrivere. Non basta, per esempio, rifarsi alla distinzione credenti/non credenti, col Papa e contro il Papa. Tanto è vero che Ratzinger stesso, che ha definito tali pratiche scientifiche “aberranti e contrarie alla dignità umana”, ha sempre cercato di mettere in luce la ragionevolezza della sua posizione. È dunque proprio un problema di ragione quello di cui stiamo parlando. Da una parte essa è intesa come strumento di manipolazione di una realtà di cui ci si pretende padroni; dall’altro come possibilità di conoscenza della realtà secondo la totalità dei suoi fattori. Posizione, quest’ultima, che presuppone il riconoscimento del mondo come dato, e non come creazione dell’uomo. Lo scienziato che concepisse così l’oggetto della sua ricerca tratta la natura con quel rispetto, quell’attenzione, quella sorta di “collaborazione” che nella storia della scienza hanno portato a tutte le più grandi scoperte. Che fine fa la sua libertà? Si specchia nell’autorità del mondo, nel magistero della realtà. LM
A proposito di università_due giudizi controcorrente

I testi che seguono, redatti dal CLDS, testimoniano un'alternativa. Due interventi politici, perché realisti, critici e propositivi.
Caro Mughini, «sarà per un'altra volta…»

Oggi il sesso non è libero, solo ridicolo. Lo era prima del '68 . L'elefantino stronca affettuosamente "Sex Revolution". Qui sotto tutto l'articolo.
«Egli ci ha amati per primo»
Tabiano, 14-16 settembre. Equipe internazionale del Clu.
«C’è Uno che guarda il nostro nulla fino a contare il numero dei nostri capelli. Davanti a questo nessuna preoccupazione può impedire che Lui prenda iniziativa. Lui non chiede permesso! Non dipende da come stai. Ha una sorgente diversa, piena di tenerezza e passione per te». Julián Carrón
«C’è Uno che guarda il nostro nulla fino a contare il numero dei nostri capelli. Davanti a questo nessuna preoccupazione può impedire che Lui prenda iniziativa. Lui non chiede permesso! Non dipende da come stai. Ha una sorgente diversa, piena di tenerezza e passione per te». Julián Carrón
venerdì, settembre 14
giovedì, settembre 13
MI MOdern Architecture
mercoledì, settembre 12
Il pezzo del giorno_Filippo Facci

Questo e molto altro negli "appunti per il dopo" di Filippo Facci sul Foglio di oggi. Per ora tra i gli interventi meglio scritti. Ma ai primi posti restano Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Camisasca.
11 settembre

martedì, settembre 11
L'ultima parola su Pavarotti
E' la più intelligente, e quella meglio scritta. Naturalmente di Giulianone.
Cossiga e Mughini su Beppe Grillo
lunedì, settembre 10
Lettera a Recoba
Se lo dice lui
In un tranquillo pomeriggio di Rieti
venerdì, settembre 7
giovedì, settembre 6
mercoledì, settembre 5
L'illuminata Londra, l'eredità di Blair

Di che si tratta? Dell'unione di "una cellula umana con un ovocita di mucca svuotato del proprio nucleo, dando vita a un'entità ibrida, il cui patrimonio genetico è animale per qualche frammento di punto percentuale". Significa, insomma, creare nuovi esseri a percentuale variabile di umanità, utilizzabili, forse, per trapianti o trattamenti medici.
Come ci si è arrivati? Grazie al pressing degli scienziati, grazie all'appoggio dell'ex premier Tony Blair (sempre "largo di vedute" in fatto di bioetica), grazie al favore di organi di stampa come il Times e l'Economist. In Italia, tranne che su Il Foglio (in prima pagina), non se ne trova traccia.
lunedì, settembre 3
«Dove c'è Cristo, lì è tutto il centro»_Loreto 2007

Qui invece le parole del Papa che risponde "a braccio" ai ragazzi che nella veglia di sabato gli pongono domande (perlopiù "sociologiche", sul disagio e i "sogni" giovanili) e l'omelia della messa di domenica.
Riportiamo alcuni degli spunti più belli del Papa.
«Nei momenti più importanti della vostra vita venite qui, almeno con il cuore, per raccogliervi spiritualmente tra le mura della Santa Casa. Pregate la Vergine Maria, perché vi ottenga la luce e la forza dello Spirito Santo, per rispondere pienamente e generosamente alla voce di Dio. Allora diventerete suoi veri testimoni nella "piazza", nella società, portatori di un Vangelo non astratto, ma incarnato nella vostra vita».
«Ciascuno di voi se resta unito a Cristo, può compiere grandi cose (...). E seguire Cristo significa sentirsi parte viva del suo corpo, che è la Chisa. Non ci si può dire discepoli di Gesù se non si ama e non si segue la sua Chiesa. Sentirsi Chiesa è pertanto una vocazione alla santità per tutti».
E a quanti insistevano sul tema (programmato, astratto, ripetitivo) delle periferie, Benedetto XVI risponde così: «Nella Chiesa non c’è periferia, perché dove c’è Cristo, lì c’è tutto il centro».
Con Langone, non possiamo non dirci giussaniani
Dal Foglio di sabato 1 settembre: «Io non sono ciellino ma, e dai e dai, sono diventato giussaniano». Camillo su CL, don Giussani - «cattolico integrale ed etimologico, che tende a tutto comprendere» - e Renato Farina. Leggi qui sotto.
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