Intervista da non perdere di Enrico Regazzoni a Ettore Sottsass su Repubblica.
«Leggevo tantissimo, inseguivo la commozione, cercavo un rapporto fra l'architettura e la vita, perché penso che l'architettura sia il disegno di un luogo da abitare, e non da guardare, come la gran parte delle architetture che si fanno adesso». (...) In definitiva, si sente capito o solo venduto? «Mah, io ho molti amici. Voglio dire che non c'è da capire, ma da amare».
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giovedì, dicembre 6
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