mercoledì, dicembre 12

Sgarbi secondo Sgarbi

Milano, Teatro Dal Verme, 10 dicembre – «Lei è considerato un personaggio controcorrente. Eliot diceva che "In un’epoca di fuggiaschi colui che prenderà la direzione contraria sembrerà un pazzo"».

«Io sono convinto di aver sempre ragione. Sono gli altri controcorrente, io ho la corrente buona (…). In me convivono due elementi: uno sofistico, per cui potrei dimostrare qualunque cosa – ed è un elemento luciferino –; l’altro è un elemento cristiano per cui difendo sempre il più debole, soprattutto se è innocente. Non capisco l’idea per cui uno paga e l’altro no. Coppola sì e gli altri costruttori no, Craxi sì e De Mita no (…).
Ho avuto buoni maestri. Quando mi sono formato non si leggeva nulla se non autori come Marcuse. Croce non si leggeva. Io leggevo Céline, “Viaggio al termine della notte”, leggevo quello che gli altri non leggevano. Mio padre aveva questi libri…
E poi ho subito l’ascendente di persone di grande passione come Francesco Arcangeli e Giovanni Testori».

(Vittorio Sgarbi a PROMESSI SPOSI PER LA CITTÀ CONTEMPORANEA)

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