«Daniele Luttazzi (...) ha rifiutato di discutere dicendo che non è una scimmietta e non vuole alzare l’odiens degli altri (gli basta il proprio, di odiens). Con questo rifiuto (pensaci, Daniele!) ammette, da vera scimmietta militante, che l’unico pubblico e gli unici interlocutori per lui tollerabili sono i macachi dell’ass. art 21 che lo ospiteranno in un teatrino per farsi la solita gustosa sega collettiva. E ammette altresì che il luogo giusto per la sua satiriasi è il teatrino off off Broadway, lo zoo giusto per i Lenny Bruce della mutua e dei miei stivali. (...)
Accetto volentieri la divisione del mondo in buoni e cattivi, e mi metto dalla parte dei cattivi, che per fortuna sono in maggioranza, altrimenti con una maggioranza di buoni saremmo in Urss o nel paese dei Talebani: però alla fine i cattivi hanno il diritto di vedere i buoni off off Broadway. Non è che abbiamo stravinto? Ci farà male al pancino?»
(Giuliano Ferrara sul Foglio di oggi)
mercoledì, dicembre 12
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