Oggi si potrebbero leggere anche solo queste tre cose e non fare più niente, che già sarebbe abbastanza.
Julián Carrón_«A Madrid e all’origine del matrimonio con Goethe, Cristo, Pavese e Lewis»
Giuliano Ferrara_«Don Gelmini e Pasolini»
Renato Farina_«Dio c'entra con tutto»
sabato, dicembre 29
L'eterno che entra nel tempo
Anche se con un po' di ritardo, pubblichiamo il discorso di don Pino al presepe vivente del Martinengo, a Milano.
«Un gesto iniziato, accaduto, duemila anni fa, accade adesso. Non perché lo produciamo noi, perché il tempo è di Dio, la storia è di Dio. E il tempo di Dio è il presente. Per noi, il tempo passa. Gli angioletti diventano grandi, fanno i pastori, poi i pastori diventano ancora più grandi. Si sposano, non si sposano, nascono altri angioletti, ma il tempo, il tempo è di Dio. E il tempo di Dio è il presente. Ogni anno che passa noi ci avviciniamo, passo dopo passo, come i passi di questa sera, a quel tempo che è solo presente. A quel momento colmo di appagamento, dice il Papa nella nuova enciclica, in cui la totalità ci abbraccia e noi abbracciamo la totalità. L’eternità inizia nel tempo, l’eterno entra nel tempo. Così attraverso i volti dei nostri figli, dei nostri amici, attraverso questi segni che noi amiamo, siamo introdotti al fatto che riaccade questa sera. Nessun uomo, anche se molti uomini non se ne accorgono, anche se molti uomini usano le loro migliori energie per combatterlo, nessun uomo può fermare Dio che entra nel tempo. Dio che diventa carne, nel tempo. Dio che diventa presenza umana, nel tempo».
Leggi qui l'intero intervento.
«Un gesto iniziato, accaduto, duemila anni fa, accade adesso. Non perché lo produciamo noi, perché il tempo è di Dio, la storia è di Dio. E il tempo di Dio è il presente. Per noi, il tempo passa. Gli angioletti diventano grandi, fanno i pastori, poi i pastori diventano ancora più grandi. Si sposano, non si sposano, nascono altri angioletti, ma il tempo, il tempo è di Dio. E il tempo di Dio è il presente. Ogni anno che passa noi ci avviciniamo, passo dopo passo, come i passi di questa sera, a quel tempo che è solo presente. A quel momento colmo di appagamento, dice il Papa nella nuova enciclica, in cui la totalità ci abbraccia e noi abbracciamo la totalità. L’eternità inizia nel tempo, l’eterno entra nel tempo. Così attraverso i volti dei nostri figli, dei nostri amici, attraverso questi segni che noi amiamo, siamo introdotti al fatto che riaccade questa sera. Nessun uomo, anche se molti uomini non se ne accorgono, anche se molti uomini usano le loro migliori energie per combatterlo, nessun uomo può fermare Dio che entra nel tempo. Dio che diventa carne, nel tempo. Dio che diventa presenza umana, nel tempo».
Leggi qui l'intero intervento.
venerdì, dicembre 28
Il blog dell'elefantino

martedì, dicembre 25
Santo Natale 2007

Benedetto XVI, Spe Salvi
sabato, dicembre 22
«Pronto, sono Silvio»

Il presidente della Camera ha recitato l'ormai usuale siparietto: "intercettazioni così non va", "diritti violati", "garantismo con tutti", ecc. ecc., ma puntualmente le telefonate private finiscono su tutti i giornali, e chissà come dalla magistratura trapelano sempre certi file.
Va bene la predica che la raccomandazione non si fa, che se l'Italia va male è colpa di questa gente, e balle varie, ma, parliamoci chiaro, chi non raccomanderebbe ragazze così?
venerdì, dicembre 21
Dopo la piccola, la grande moratoria: ecco l'appello

Leggilo qui.
Lanciata la bomba, la battaglia è iniziata: leggi qui l'0biezione di Adriano Sofri, e qui la nuova risposta di Ferrara.
domenica, dicembre 16
Mamma li turchi a Yokohama
Mamma li turchi

giovedì, dicembre 13
mercoledì, dicembre 12
Sgarbi secondo Sgarbi

«Io sono convinto di aver sempre ragione. Sono gli altri controcorrente, io ho la corrente buona (…). In me convivono due elementi: uno sofistico, per cui potrei dimostrare qualunque cosa – ed è un elemento luciferino –; l’altro è un elemento cristiano per cui difendo sempre il più debole, soprattutto se è innocente. Non capisco l’idea per cui uno paga e l’altro no. Coppola sì e gli altri costruttori no, Craxi sì e De Mita no (…).
Ho avuto buoni maestri. Quando mi sono formato non si leggeva nulla se non autori come Marcuse. Croce non si leggeva. Io leggevo Céline, “Viaggio al termine della notte”, leggevo quello che gli altri non leggevano. Mio padre aveva questi libri…
E poi ho subito l’ascendente di persone di grande passione come Francesco Arcangeli e Giovanni Testori».
(Vittorio Sgarbi a PROMESSI SPOSI PER LA CITTÀ CONTEMPORANEA)
«Che cosa cercate?» (Gv 1, 38)

«Nessuno può dire che il cristianesimo è complicato. Cristo si pone come risposta a ciò che sono io. Basta una presa di coscienza attenta, tenera, appassionata di me stesso, che mi spalanca e mi dispone a riconoscere. (…) Non preoccupatevi se tante volte decadiamo. Ripartiamo subito con lui. Siamo figli del “sì” di Pietro».
(Julián Carrón)
Questo è leggere
«La poesia che leggiamo sarà nostra quando l’avremo assimilata a qualche nostra esperienza profonda che ci garantisca di non sfuggirci» (Giacomo De Benedetti)
Grazie al professor Motta della Cattolica per quello che ci ha insegnato, grazie a Teresa senza cui non l'avremmo mai ascoltato, naturalmente grazie a Montale.
Grazie al professor Motta della Cattolica per quello che ci ha insegnato, grazie a Teresa senza cui non l'avremmo mai ascoltato, naturalmente grazie a Montale.
Luttazzi off off

Accetto volentieri la divisione del mondo in buoni e cattivi, e mi metto dalla parte dei cattivi, che per fortuna sono in maggioranza, altrimenti con una maggioranza di buoni saremmo in Urss o nel paese dei Talebani: però alla fine i cattivi hanno il diritto di vedere i buoni off off Broadway. Non è che abbiamo stravinto? Ci farà male al pancino?»
(Giuliano Ferrara sul Foglio di oggi)
venerdì, dicembre 7
Direttori_Polito all'Unità?

Antonio Polito, senatore eletto con la Margherita, già direttore del Riformista, vicedirettore di Eugenio Scalfari alla Repubblica, e tante altre cose, sarebbe il prossimo direttore de l'Unità. Lo rivela in esclusiva Dagospia secondo cui la famiglia Angelucci (editori di Libero) avrebbe messo le mani sul giornale diretto da Furio Colombo. Al suo posto l'intellettuale napoletano che ammiriamo settimanalmente sul Foglio per i suoi interventi moderati ma incisivi, di sinistra ma moderna, riformista, aperta, veltroniana anche, ma con sostanza e pensiero. Degli altri, è il primo che voteremmo.
Leggi qui l'articolo di Dago e l'intervista di Sabelli Fioretti a Polito.
giovedì, dicembre 6
"Vorrei sapere perché"

«Leggevo tantissimo, inseguivo la commozione, cercavo un rapporto fra l'architettura e la vita, perché penso che l'architettura sia il disegno di un luogo da abitare, e non da guardare, come la gran parte delle architetture che si fanno adesso». (...) In definitiva, si sente capito o solo venduto? «Mah, io ho molti amici. Voglio dire che non c'è da capire, ma da amare».
Leggi qui.
mercoledì, dicembre 5
Salviamo il 5 per mille
Il non profit italiano chiede al governo di non approvare il vergognoso emendamento presentato dal Governo all'art. 84 del Ddl 1817 (legge Finanziaria 2008) che stabilisce per il 5 per mille 2008 "la spesa nel limite massimo di 100 milioni di euro". Emendamento che di fatto ridurrebbe il 5 per mille ad uno striminzito 1 per mille!
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Vita da poliziotto

Leggi qui.
Sesso sicuro di stato

(Giuliano Ferrara, Il Foglio, 3 dicembre)
Scarica qui l'intero pezzo dell'elefantino e anche un articolo di Cotroneo, su l'Unità, che dimostra di non averci capito niente!
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