Scherzi a parte. A proposito di giustizia, capo del governo e magistratura, consiglio questo editoriale sul Foglio di oggi.
"Nessuno lo può giudicare"
La magistratura deve riconquistarsi il titolo di organo della giustizia
Il gruppetto di poche centinaia di contestatori che si è radunato davanti al “mitico” palazzo di giustizia di Milano inalberava, tra gli altri, un cartello che voleva essere sarcastico: “Nessuno mi può giudicare”. Il titolo di una vecchia canzone di Caterina Caselli veniva utilizzato per deplorare la volontà di Silvio Berlusconi di “sottrarsi” ai suoi giudici. Berlusconi in realtà si è già sottoposto per cinque volte al giudizio che conta, quello del popolo sovrano (come dice la Costituzione, sempre che questo concetto non venga considerato un’espressione di deprecabile populismo). Ha anche subito una ventina di procedimenti giudiziari, tutti finiti in una bolla di sapone, che persino il Financial Times ha giudicato come un tentativo di intromissione di un ordine giudiziario dotato di poteri strabordanti nella dialettica democratica. Berlusconi ne ha abbastanza, e con lui la gran parte degli italiani (...).
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1 commento:
Non capisco perché il Corriere riporti invece, che sul FInancial Times diano ancora la descrizione di Berlusconi come del solito caimano...
Ma Veltroni crede davvero di poter far cadere il governo a settembre? Cos'è? Ha gli assi nella manica?
La cosa peggiore: Grillo e Travaglio godono di questa situazione.
Mi verrebbe da far partire una guerra civile, però stavolta a sostegno del governo...
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