Ecco, c’è una tentazione. Finisce il Meeting, tornano i cartellini da timbrare, i frigo da riempire, i banchi su cui appoggiare i libri. E lì, in agguato, il sopracciglio alzato, a dire che in fondo sì, protagonisti per una settimana va bene, tutto molto bello, ma poi è subito tran-tran. E che di padre Aldo, dell’abbraccio tra Vicky e don Carrón, dei galeotti con la faccia buona e il cuore grande, di Sylvie Menard, di Rose e di tutto il resto, può al massimo restare un bel ricordo, capace di infilarsi come pensiero buono alla fine di una giornata un po’ più complicata delle altre (...).
Leggi tutto l'editoriale di Martino Cervo (Quotidiano Meeting, 30 agosto 2008).
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