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giovedì, luglio 9

Più di un derby a San Siro



Quando lui entra sul palco è l'ovazione naturalmente, quella che San Siro riserva di solito solo agli dèi del calcio. Ma le bocche aperte e lo stupore iniziano da prima, da quando i 77mila entrano e vedono «una via di mezzo fra una una stazione spaziale e il fiore di un cactus», come dice Bono di "The Claw", l'ultima delle sue straordinarie invenzioni scenografiche.

Leggi tutto il mio articolo sul concerto.

giovedì, febbraio 19

Grazie Povia

Allora si può parlare fuori dal coro. Allora si può opporsi a quella «vasta cospirazione per imporre un unico livello di coscienza meccanica al genere umano», si può ribellarsi a quei sistemi di comunicazione di massa che «possono comunicare soltanto livelli di realtà ufficialmente accettabili» (Ginsberg).
Perfino a Sanremo. Proprio non me l'aspettavo.

Qui il testo e il video della bella canzone "Luca era gay", che naturalmente sul Corriere (che la definisce "dai contenuti discutibili") merita il voto di 3,5.

Qui invece la bella intervista di Emanuele Boffi al vero Luca pubblicata su Tempi:
"I primi tempi ero molto contento di questa mia vita. Eppure, la sera, quando rincasavo, sentivo come un’ombra di tristezza. Mi sentivo solo, mi mancava qualcosa di vero. E quando guardavo negli occhi i miei compagni vedevo la stessa ombra. Però nessuno lo ammetteva, nessuno lo diceva. Riconoscerlo è uno strappo doloroso. Significa ammettere che il bene che professi è solo complicità, che la cultura che sostieni è basata solo sulla superficialità e il piacere. Non si può avere una relazione con qualcun altro, se non si sa chi si è".

lunedì, gennaio 5

Allevi Vs Ughi: uno fisso

Non è che ne apprezziamo particolarmente il valore musicale; non è che ne condividiamo totalmente le ragioni, rivendicate nella sua lettera di risposta alle accuse di Uto Ughi intervistato dalla Stampa. Semplicemente l'idea che Giovanni Allevi sia un grande artista di musica classica, pergiunta giovane, pergiunta amato all'estero, ci piace molto, a noi italiani. Come ci piacciono molto i suoi pezzi. E anche ci dimostrassero che si tratti non più che d'un buon professionista, del luccicante prodotto di riuscite trovate pubblicitarie, continueremmo a dirlo un grande classico, un genio della partitura, l'ennesimo miracolo italiano.

lunedì, maggio 26

Il mio critico musicale

Leggi qui la notizia della messa rock.

mercoledì, maggio 21

Grazie, Claudio

La notte che ho visto le stelle non volevo più dormire,
volevo salire là in alto per vedere…
e per capire.
(Claudio Chieffo)

martedì, aprile 1

Squarci di senso, lampi di divino

Mi è stato chiesto se sono credente. Certo che lo sono! Non potrebbe essere altrimenti. Chiunque affronta un’attività artistica e creativa entra in diretto contatto con il mistero delle cose. E scopre che la quotidianità, privata del disincanto grazie all’Arte, è capace di regalarci squarci di senso e lampi di divino. Dall’immensità emotiva dell’uomo al baratro di una Trascendenza il passo è breve, ma per l’umiltà decido di restare al confine, a osservare il mondo con gli occhi della Musica, con instancabile e inesauribile stupore.
(Giovanni Allevi, La musica in testa, Rizzoli, 2008)

domenica, febbraio 17

Cadute di tono

da Repubblica.it - VIOLINISTA TEDESCO INCIAMPA E DISTRUGGE STRADIVARI
È inciampato poco prima dell'inizio del concerto e cadendo ha distrutto il suo prezioso Stradivari. È accaduto a David Garrett, 27 anni, uno dei più brillanti violinisti tedeschi, nato ad Aquisgrana ma residente da anni a New York. Mentre si avviava a salire sul palco del 'Barbican Centre' di Londra per il suo concerto, Garrett inciampando è caduto di peso sul suo Stradivari del 1710 e lo ha ridotto in pezzi. «Sono rimasto a terra sconvolto, incapace di dire una parola o di rialzarmi», ha dichiarato il violinista alla stampa tedesca. In ogni caso da Milano gli è stato immediatamente recapitato in aereo un altro Stradivari, con il quale potrà continuare a esibirsi.

martedì, settembre 11

L'ultima parola su Pavarotti

E' la più intelligente, e quella meglio scritta. Naturalmente di Giulianone.

giovedì, settembre 6

Se ne va un grande

Nessun dorma di Puccini.

lunedì, aprile 9

Ring of fire

Gio, meriteresti un blog tutto per te, ma per adesso accontentati di questo post! La fortuna è quando succede che amici e idoli coincidano.

sabato, marzo 31

Concerto Coro SAT

«La bellezza può passare per le più strane vie, anche quelle non codificate dal senso comune... Si vede perché è vita, e quindi reale... Il problema è avere gli occhi... Ma sul deserto delle nostre strade lei passa, rompendo il limite finito e riempiendo i nostri occhi di infinito desiderio».
Pier Paolo Pasolini

E' una frase vera, reale. E' successo al Politecnico di Milano, ieri, grazie al canto della tradizione popolare degli alpini. Lo hanno visto cinquecento persone, studenti e professori, anziani e ragazzi. La Meri ne ha anche scritto un articolo su Libero, eccolo qui. In fondo invece trovate il mio pezzo per il giornale del Politecnico.