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venerdì, luglio 10

Sole a L'Aquila

Barzellette

da ilGiornale.it: L’Iran ha convocato l’ambasciatore italiano a Teheran, Alberto Bradanini, per esprimere la sua "condanna per l’uso della forza da parte della polizia italiana per reprimere le manifestazioni degli oppositori" al G8 dell’Aquila. Il direttore generale del Dipartimento Affari Europa occidentale del ministero degli Esteri iraniano ha chiesto all’ambasciatore Alberto Bradanini che l’Italia si attenga agli impegni internazionali nella gestione dell’ordine pubblico alle manifestazioni. Da parte iraniana è stato anche condannato "il silenzio dei cosiddetti difensori della democrazie e dei diritti umani sull’assassinio di Narwa Al Sherbini, la ragazza egiziana accoltellata in tribunale a Dresda da un fanatico anti-islamico". Per Teheran l’atteggiamento dei membri del G8 è "un esempio lampante del discutibile approccio dell’Occidente sulle questioni dei diritti umani e delle minoranze, specialmente dei musulmani in Europa".

sabato, giugno 6

Poi arriva la notizia di un aereo che si dissolve in volo, disintegrandosi. E si guarda tutto in un'altra luce e il cielo con lacrime luminose.
(da clanDestino ZOOM)

sabato, maggio 16

La politica dell'amicizia

«Sono venuto a visitare questo Paese da amico degli Israeliani, così come sono amico del popolo palestinese. Gli amici amano trascorrere del tempo in reciproca compagnia e si affliggono profondamente nel vedere l'altro soffrire. Nessun amico degli israeliani e dei palestinesi può evitare di rattristarsi per la continua tensione tra i vostri due popoli. Nessun amico può fare a meno di piangere per le sofferenze e le perdite di vite umane che entrambi i popoli hanno subito negli ultimi sei decenni. Mi consenta di rivolgere questo appello a tutto il popolo di queste terre: non più spargimento di sangue! Non più scontri! Non più terrorismo! Non più guerra!»

lunedì, marzo 23

Cuor di leone

Langone e Rondoni difendono il coraggio del Papa che dice la verità su Africa e lotta all'Aids contro le menzogne dei governi occidentali.

mercoledì, gennaio 14

Quando ci vuole

Andrea Marcenaro per Il Foglio.

"Una vera spedizione punitiva, quella contro Hamas - ha dichiarato ieri Massimo D'Alema - difficilmente, infatti, si può definire ‘guerra' un conflitto in cui muoiono 900 persone da una parte e 10 dall'altra". Può darsi. Ma sarebbe forse il caso di ricordare al rimbambito che copia (male) Sofri, che viene immancabilmente sottotitolato come il più intelligente della sinistra, e magari lo è pure, come andarono quei (sacrosanti) 78 giorni di bombardamenti Nato effettuati da 15mila piedi d'altezza sulla Serbia e dei quali perfino un rimbambito dovrebbe ricordare qualcosa.
Vennero centrati appartamenti (5 aprile 1999, per esempio, 17 morti), treni civili (12 aprile 1999, per esempio, 55 morti), contadini kosovari (14 aprile, per esempio, 75 morti), televisioni pubbliche (23 aprile, per esempio, 16 morti), autobus (1 maggio, per esempio, 47 morti), ambasciate (cinese, per esempio, 3 morti), carcerati (21 maggio, carcere di Pristina, per esempio, 100 morti), ospedali (31 maggio, ospedale di Surdulica, per esempio, 20 morti), scudi umani (60 civili kosovari usati come tali dai serbi, si disse per esempio il 31 maggio, e nessuno contestò), scuole (31 maggio, 23 bambini a Novi Pazar, per esempio). Oltre cinquecento civili, si disse. Più indefinite migliaia di militari serbi. A zero. Dicasi: a zero. Un supercappotto. Vera guerra quella, eh? Stronzo.

lunedì, agosto 18

La crisi vista dall'elefante

«La Russia si è messa di nuovo a rompere i coglioni».

(Giuliano Ferrara)

giovedì, luglio 3

venerdì, giugno 27

Trova le differenze

Dobbiamo dire grazie alla Spagna. Da oggi il genere umano si allarga, finalmente possiamo chiamare fratello anche l'amico scimpanzè.
Quello governato da Zapatero (foto) sarà il primo paese europeo a riconoscere «diritti fondamentali» a questi animali così simili all'uomo - ci differenzia un misero 5% di DNA.
Come ha detto Joaquin Arujo, il presidente del Progetto Grandi Primati, «in fondo siamo tutti grandi scimmie» - e in certi casi come negarlo?
Che poi lo stesso Paese consenta ogni tipo di sperimentazione sugli embrioni umani, sembra una contraddizione solo a dei vecchi conservatori. Certo è che perdere gli europei per opera di 11 gorilla in maglia gialle brucia ancora di più.

Leggi la notizia su Corriere.it e il commento di Marina Corradi su Avvenire online.

venerdì, giugno 13

L'allenza inevitabile

«Nessun problema importante nel mondo può essere risolto senza l’impegno congiunto di Europa e USA; nessun problema è irrisolvibile quando lo affrontiamo insieme»

(Giuliano Amato, Mai contro l’America, Corriere della Sera, 14 giugno 2003)

sabato, giugno 7

Lezioni americane

Qual è quel paese in cui due candidati alla presidenza si contendono per mesi la leadership del partito a colpi di idee, programmi politici, discorsi davanti a folle oceaniche in un instancabile viaggio da nord a sud, da ovest a est per raggiungere tutta la cittadinanza?
Qual è che paese in cui dopo tale battaglia il candidato che risulta sconfitto annuncia ''il pieno appoggio e sostegno'' alla candidatura di chi ha vinto il duello, promettendo ''ogni sforzo possibile'' per farlo eleggere? Qual è quel paese in cui lo stesso candidato sconfitto, nel suo discorso di addio, fa suo lo slogan dell'ex rivale?
Bè questo paese è uno spettacolo di politica e di democrazia. Questo paese sono gli Stati Uniti, of course. Una grande nazione che ha molto da insegnarci, e di cui dovremmo onorarci di essere alleati.

martedì, maggio 27

Una palma per Rose

La sua storia colpisce chiunque l'ascolti. La sua e quella del suo Meeting Point International, lo straordinario progetto di accoglienza e di lotta all'AIDS guidato da Rose Busingye, una semplice infermiera nelle baraccopoli di Kampala.
Il regista Emmanuel Exitu ne ha fatto un cortometraggio - "Greater - defeating AIDS" - che gli è valso la vittoria a Cannes per la categoria Documentary Award. Premiato nientemeno che da Spike Lee.

Questo il blog dedicato al film, e qui l'intervista al regista.

martedì, maggio 20

Un uomo, la politica, il popolo

«We can do this. It will not be easy. It will require struggle and sacrifice. There will setbacks and we will make mistakes. And that is why we need all the help we can get. So tonight I want to speak directly to all those Americans who have yet to join this movement but still hunger for change - we need you. We need you to stand with us, and work with us, and help us prove that together, ordinary people can still do extraordinary things».

(Barack Obama, Portland speech, Oregon)

martedì, maggio 6

Rassegna stampa CLU _ Cina e diritti umani

«[...] Come si può parlare di “diritti umani” dove manca l’affermazione della dignità dell’uomo, di ogni singolo uomo? Non bisogna dimenticare che sarebbe impossibile pensare a una Carta fondamentale dei Diritti dell’uomo senza il riconoscimento della centralità della persona. Ma, con buona pace di tutti, non esiste “persona” senza religiosità: o l’uomo dipende dal flusso dei suoi antecedenti materiali ed è una semplice rotella di un ingranaggio economico sociale, oppure dipende da qualcosa d’Altro, che sta all’origine del flusso delle cose, oltre esse, e per questo è irriducibile ad ogni potere.
Da questo punto di vista, tra Occidente e Cina le distanze si sono accorciate. Una tacita complicità mira a negare il fondamento della dignità dell’io e a censurare quei luoghi e quei fatti che promuovono una coscienza autenticamente religiosa, unico argine alla prepotenza del potere».

Leggi qui l'intera rassegna.

lunedì, maggio 5

clanDestino

AL DIO DELLE COLAZIONI
I soldati israeliani accusano i guerriglieri di Hamas e dintorni di rintanarsi tra i civili, usati dunque come involontari scudi. E gli scudi vengono colpiti. I guerriglieri accusano i soldati di sparare a vanvera pur di far male. E le bombe si sa non sono cose precise al cento per cento. Ridda di dichiarazioni. Tensione internazionale.
Lei stava preparando la colazione ai suoi quattro figli. Ai suoi quattro bambini. Chissà a cosa pensava. A cosa pensavano loro, quando un rombo di fuoco li ha portati via da loro stessi e dal mondo. Dicono che solo lei, la madre abbia resistito un poco viva, almeno fino ad arrivare all'ospedale. Ha aspettato, proteggendoli ancora, che andassero avanti loro, i suoi piccoli nel buio, è restata un poco in più come per assicurarsi che dopo il buio ci fosse la colazione apparecchiata, e la luce del mattino. E' rimasta pochi minuti in più per supplicarlo -anche solo con il suo corpo aperto- al Dio degli ebrei, dei musulmani, al dio delle colazioni dei piccoli.
Davide Rondoni

Per iscriversi a clanDestino ZOOM http://www.clandestinozoom.it

mercoledì, marzo 19

Tibet an men

da AsiaNews.it - "Il sangue del Tibet sulla Pechino dei Giochi", di Bernardo Cervellera

«A pochi mesi dalle Olimpiadi di Pechino, il governo cinese in allerta sopprime con carri armati e soldati le richieste disperate dei giovani tibetani. La Cina raccoglie quello che ha seminato: in quasi 50 anni, non ha mai dato alcuna speranza alla popolazione del Tibet, ampliando invece il controllo e il genocidio (...)».

Leggi l'intero articolo, e le dichiarazioni di Benedetto XVI che
invita al dialogo ed esprime "tristezza e dolore davanti a tanta sofferenza".

domenica, febbraio 17

«Ciao mio eroe, continuerò il tuo lavoro»

Queste le parole di Giusy, la figlia diciottene di Giovanni Pezzulo, ucciso mercoledì in uno scontro a fuoco in Afghanistan, in un articolo di Davide Rondoni pubblicato oggi su Avvenire (leggi qui "Una ragazza ci insegna cos'è l'ideale).

venerdì, novembre 30

Islam, che cosa sei?

C'è un Islam che scrive "Una Parola in comune tra noi e voi", è l'Islam dei 138 saggi cui il Papa ha rivolto la straordinaria risposta fatta di differenza e condivisione, riconoscimento e giudizio delle reciproche identità.
Poi c'è un Islam che a Khartoum si raduna in grandi folle urlanti e chiede l'uccisione della maestra britannica Gilian Gibbson, già condannata a due settimane di carcere per blasfemia, per aver chiamato "Maometto" un semplice orsetto di peluche.
Sono forse queste due fedi diverse? E qual è l'autentica? Non è dato saperlo. A noi, a vedere questa indiscriminata sequela della fede islamica e arbitraria interpretazione del libro sacro, viene solo paura.

sabato, novembre 24

Daniele, l'addio e il compianto di un grande uomo

Da Repubblica.it: «È stata l'immediata reazione dei militari italiani preposti alla cornice di sicurezza - spiega infatti il comando del contingente Italfor XVI con sede a Kabul - che ha consentito l'individuazione dell'attentatore ed il suo parziale isolamento, riducendo così sensibilmente il bilancio dell'attentato».

«Un soldato può morire facendo il suo mestiere, può morire per salvare civili e bambini, può morire festeggiando un ponte. Ma quel che decide è alla fine la natura del compianto, la parola che si usa, il carattere significativo di un cordoglio politico e civile per sorreggere e giustificare un'impresa militare» (Giuliano Ferrara, Il Foglio 26.11.2007)

Scarica qui l'intero articolo.

venerdì, novembre 23

Scioperanti

Loro sono per i diritti dei lavoratori, però i lavoratori per una settimana sono rimasti a piedi. Loro sono per i diritti degli studenti, ma gli studenti non possono entrare all'università.
Loro lottano per qualcuno che dalla loro lotta esce sconfitto.
Loro, contradditori, paradossali, inutili scioperanti.