sabato, luglio 26

Da ILFOGLIO.it

«Il vostro amore è come rugiada che all'alba svanisce»

Gli amanti potrebbero, se sapessero come, nell’aria della notte dire meraviglie. Perché pare che tutto ci voglia nascondere. Vedi, gli alberi sono, le case che abitiamo reggono. Noi soli passiamo via da tutto, aria che si cambia. E tutto cospira a tacere di noi, un po’ come si tace un’onta, forse, un po’ come si tace una speranza ineffabile.

(Rainer Maria Rilke, Elegie Duinesi)

domenica, luglio 20

Cerco qualcosa che per forza ha da esserci, o non si spiega quest’ansia che mi tiene, e che mi fa sospirar le stelle.

venerdì, luglio 18

«Quella vetta mi ossessiona, ho paura ma continuerò»

Questi sono alcuni brani del diario che Karl Unterkircher ha scritto per il suo sito fino al momento della sua scomparsa.

18 giugno. Da qualche giorno ormai siamo al campo base che si trova fra due lingue glaciali a circa 4000 metri. Un campo base semplice da raggiungere. L'abbiamo raggiunto dopo 2 giornate di viaggio. Il primo giorno su un fuoristrada molto esposto e pericoloso, raggiungendo così Jail.

28 giugno. Riesco subito ad addormentarmi e a sognare... dopo un po' mi sveglio, sento che il vento si alza e fissando la mia lampada frontale torno alla realtà! Siamo qui per una "missione"... quella parete... quel seracco a metà parete... non mi esce dalla testa. Ci vorranno sicuramente 10-12 ore per salire il seracco, mi chiedo se saranno ore inutili, ore che ci impediranno la salita? Cerco di riaddormentarmi, ma la mia mente è confusa da tante domande. La probabilità che il seracco piombi giù in quelle ore, è minima. Di certo non è una roulette russa. Però, mai dire mai! Siamo nati e un giorno moriremo. In mezzo c'è la vita. Io la chiamo il mistero, del quale nessuno di noi ha la chiave. Siamo nelle mani di Dio, e se ci chiama... dobbiamo andare. Sono cosciente che l'opinione pubblica non è del mio parere, poiché se veramente non dovessimo più ritornare, sarebbero in tanti a dire: "Cosa sono andati a cercare là? Ma chi glielo ha fatto fare?". Una sola cosa è certa, chi non vive la montagna, non lo saprà mai! La montagna chiama!

giovedì, luglio 17

Chi è più statalista tra Tremonti e Padoa Schioppa?

«Il fondo di finanziamento ordinario delle università, è ridotto infatti di 63,5 milioni di euro per l'anno 2009, di 190 milioni di euro per l'anno 2010, di 316 milioni di euro per l'anno 2011, di 417 milioni di euro per l'anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013.
(...)
Ma perché intervenire indistintamente nei confronti di tutti gli atenei, con un taglio delle risorse a pioggia? In fin dei conti, così facendo, si commette lo stesso errore che (almeno secondo il programma di governo) si vorrebbe correggere, cioè l’assenza nell’attuale sistema, di meccanismi di differenziazione che premino la qualità e il merito.
(...)
Se davvero si vuol mettere mano ai problemi dell’Università occorre rinunciare a porre misure estemporanee e occorre invece affrontare complessivamente i problemi in un quadro di riforma strategica dell’intero sistema.
(...)
In mancanza di un disegno complessivo di riforma, invece, è inevitabile considerare i provvedimenti del Ministero dell’economia come una tra le tante misure di taglio della spesa pubblica e, pertanto, come l’ennesima dimostrazione dell’ignoranza della classe politica circa il ruolo e il valore dell’Università nel nostro Paese».

Dal volantino di giudizio del CLDS (Coordinamento Liste per il Diritto allo Studio). Scaricalo qui.

mercoledì, luglio 16

Sms da salvare

L'sms del Papa ai giovani di Sidney:
"Giovane amico, Dio e la sua gente hanno grandi aspettative su di te perché hai dentro di te il supremo dono del Padre: lo spirito di Gesù. B-XVI".

Secondo fonti vicine al Vaticano l'avrebbe inviato da un iPhone bianco.

Il Celentano che non t'aspetti

Eravamo abituati a sentirlo ormai solo sull'inquinamento, o sul cemento che rovina le nostre città, come se dal ragazzo della via Gluck non avesse fatto un passo avanti, se non qualche bella canzone.
E con sorpresa oggi lo leggiamo in una lettera per nulla scontata e retorica inviata al direttore del Corriere della Sera sul caso Eluana Englaro, sulla sua vita e sulla sua morte, sulla bottiglia che tutti dovremmo portare sul sagrato del Duomo, sull'«l'uomo che non è padrone neanche di uno solo dei capelli che porta in testa», sulla possibilità di un'altra vita oltre quella terrena, sull'ipotesi che Eluana si trovi forse «in uno stato di grande serenità» o, chissà, che un giorno ritorni a questa, di vita?

Leggi qui tutta la lettera.

martedì, luglio 15

Una bottiglia per Eluana

Sul sagrato del Duomo di Milano è decente ed è umano che vengano deposte bottiglie d’acqua. Non c’è da discutere, c’è solo da protestare la compassione.

Leggi qui l'articolo di Giuliano Ferrara "Acqua per Eluana".

Questa sera al Teatro Sociale di Lecco si terrà alle 21.15 un incontro organizzato da Comunione e Liberazione e Medicina & Persona dal titolo “Eluana Englaro: il mistero della vita e il miracolo dell’accoglienza” con Claudia Mazzuccato, ricercatrice di Diritto penale all’Università Cattolica e Giancarlo Cesana, medico e professore di Igiene all’Università di Milano.

Se il giudice diventa dio

La Corte di Appello di Milano ha autorizzato da poche ore la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione per Eluana Englaro: questa decisione significa morte certa della ragazza per fame e disidratazione, la morte peggiore che possa essere inflitta ad un essere umano.

Da medici avevamo già ribadito in precedenza che:
- non è compito di un giudice stabilire criteri clinici in base ai quali dichiarare non più assistibile un paziente
- la condizione di “stato vegetativo permanente” non è mai identificabile con uno stato di “coma irreversibile” dal quale si differenzia per la presenza di risveglio spontaneo o stimolato, di attività elettrica cerebrale presente e variabile, di movimenti di apertura degli occhi spontanei o sotto stimolo ambientale
- in medicina, il giudizio di irreversibilità di una condizione patologica, qualunque essa sia, non è criterio sufficiente per richiedere la sospensione delle cure: con questa sentenza viene data priorità assoluta a una selezione della persona, in base al solo criterio della qualità della vita
- il paziente in stato vegetativo persistente non è un paziente terminale e per questo è inappropriato e antiscientifico legare la sua “idoneità a vivere” ad una eventuale condizione di reversibilità
- questa decisione su Eluana è una condanna a morte perpetrata per legge in nome della pietà

(...)

Scarica qui l'intero comunicato stampa di Medicina & Persona.

domenica, luglio 13

Cézanne, il miracolo

«E dispone le sue mele sui copriletti, e vi dispone le sue bottiglie di vino e ciò che riesce a trovare. E, come Van Gogh, fa di queste cose i suoi ‘santi’; e le costringe - le costringe - ad essere belle, a significare tutto il mondo, tutta la felicità, tutta la magnificenza».

(Rainer Maria Rilke, Lettera a Clara, 9 ottobre 1907)

sabato, luglio 12

Miopie

Pare che la prossima finanziaria sarà ricordata per il risparmio di denaro pubblico e per una sensibile riduzione della spesa che tanto bene farebbero alle ormai esigue casse dello stato. Pare che si taglierà a destra e a manca, che si ridurrà il numero di impiegati statali, che si comincerà a ragionare in termini di efficienza e produttività, come in qualsiasi altra attività in qualsiasi altro luogo del mondo.
Ma i tagli non devono essere indiscriminati. I tagli non possono colpire quei settori che sono la risorsa per lo sviluppo del Paese. Come l'università, che ancora una volta - non c'è governo che tenga - paga lo scotto più alto. Perché 415 milioni di euro in meno da qui al 2013 e un ricambio di personale del 20% (su 5 pensionamenti, un solo nuovo impiego) significano il collasso del sistema.
Mi sembra il segno di una politica di corto respiro, incapace di riconoscere dove occorra investire per l'interesse comune. Che cosa può servire risanare i conti - ammesso che questo risultato si raggiunga - e trovarsi tra qualche anno con un sistema universitario bloccato e impossibilitato a portare il suo contributo - ricerca, laureati di qualità, idee - alla crescita del Paese?
Che un Paese come l'Italia, con la sua storia, la sua cultura e tradizione, commetta un'ingenuità simile, dovrebbe almeno destare attenzione. Che i nostri governanti non si accorgano che chi viaggia più forte nel mondo - Usa, India, Cina - attui, nel merito, politiche di segno opposto, dovrebbe suscitare almeno curiosità. Che questi tagli colpiscano indifferentemente tutti gli atenei, senza distinzioni di qualità della didattica e risultati della ricerca, dovrebbe almeno scandalizzare.
Quando qualcuno punterà su di noi?

venerdì, luglio 11

Capitano, mio capitano!

Quando un grande lascia, inevitabilmente ti manca.

martedì, luglio 8

giovedì, luglio 3

Innamorato fisso

Da Innamorato Fisso del 2 luglio (www.ilfoglio.it):

Ragazzi finché si scherza si scherza ma la donna più bella del mondo è: Valentina Mezzetti. Allego foto ritagliata, 175 centimetri. Ragazzi se fosse la mia morosa e fossi il presidente della Russia e lei mi chiedesse: “Amore, dammi la valigetta che attiva i missili atomici”, io: “Sì amore, per te tutto”.

Maurizio Milani

La risposta di Valentina Mezzetti a lettere@ilfoglio.it:

Al direttore - Salve, volevo ringraziare Maurizio Milani per avermi citata e per essersi dichiarato innamorato fisso pur non sapendo neanche che faccia ho (se non in foto). Ah, visto che posso chiedergli qualsiasi cosa, che lui direbbe di sì, se mi vuol recapitare una Maserati a casa io ne sarei contenta… Grazie

Valentina Mezzetti

«Ringrazio Dio e i soldati»

Run Oscar Run

A 17 mesi ho avuto il primo paio di protesi. Erano fatte apposta per le mie gambe e per me erano supercomode. Da quel momento sono diventato invincibile, un selvaggio. Andavo a cercare i posti più incredibili per arrampicarmi o per correre, e via! Dovevo sfogare la mia carica vitale, e per me quelle erano le mie gambe, capaci di portarmi dappertutto.

(dal libro "Dream Runner - In corsa per un sogno", di Oscar Pistorius con Gianni Merlo)

mercoledì, luglio 2

Non c'è niente di antico sotto il sole

Luigi Ghirri, Casa Benati (Reggio Emilia), 1985

Ogni vista, anche quella sulla più desolata e insignificante provincia della banalizzazione globale, può assumere l’aspetto luminoso di un evento inaspettato e può mutarsi nello splendore di un’azione su cui non si può pretendere alcun potere o possesso e su cui è impossibile esercitare alcuna forma di conoscenza definitiva.
Ogni vista è immagine e come tale, nella prossimità rappresentabile di tutto ciò che ci circonda, mantiene intatta e intangibile la presenza smisurata e sconfinata della totalità, l’evidenza di un mistero che appare in essa e attraverso di essa si fa visibile.
Quando il fuoco dell’obiettivo è accordato sul segno dell’infinito, anche la fotografia, nell’abbraccio della sua vista, si riscopre capace di attraversare ogni nascosta profondità del reale, facendola emergere nel visibile della rappresentazione.
Attraverso lo sguardo di una persona, in quel punto e in quel momento, la speculare opacità di una fotografia può farsi diafana trasparenza di una luce sul mondo e sull’uomo che precede e crea sia il mondo sia l’uomo: una luce che soltanto nello sguardo di un uomo può generare un’immagine nuova e significativa del mondo. Scrive Pasolini il 13 maggio 1962: “… Solo il sole / imprimendo pellicola può esprimere / in tanto vecchio odio un po’ di vecchio amore”.

(Giovanni Chiaramonte, Dolce è la luce)