martedì, marzo 25

Miracoli

Come non capirti, Camillo. Io venivo da un triduo pasquale fatto di canti gregoriani e musica medievale, di Mozart, Palestrina e dei responsori di Tomàs Luis De Victoria, e questa musica delle orecchie era accompagnata dalla musica degli occhi, le straordinarie architetture della Certosa di Pavia e del Santuario di Caravaggio, e lo spettacolo di duemila giovani che invece di guardarsi l'un altro guardavano Cristo e la sua Passione per loro. E tutto d'un tratto mi sono ritrovato in una banale chiesa di montagna a una messa di Pasqua in cui al coro nessuno aveva spiegato la differenza tra cantare e strillare, per giunta neanche canti, ma abbinamenti casuali di note e parole senza metrica e senza costrutto. E mi pareva che fosse una religione diversa, una diversa fede. Come può quella gente credere senza avere mai visto e toccato la bellezza della liturgia? È questo, Signore, uno dei tuoi più grandi miracoli.

domenica, marzo 23

Benvenuto Magdi!

La lettera della conversione.

Santa Pasqua 2008

Or se per trarvi al ciel dà l'alma e il core, lasceretelo voi per altro amore?

sabato, marzo 22

Sabelli Fioretti intervista Dago

«Per alcuni è un pettegolo, un seminatore di zizzania, un superficiale. Per altri è un giornalista libero, informato, coraggioso. La maggior parte dei computer delle aziende e dei giornali italiani hanno il suo sito, Dagospia, perennemente aperto sui loro monitor. Lui, Roberto D’Agostino, incassa 300 mila visite al giorno e anche tante querele. «Soprattutto da altri giornalisti», si lamenta (...)».

Leggi qui tutta l'intervista.

Preghiera pasquale

Il monologo di Pilato

Lo scrittore Luca Doninelli immagina il governatore romano che, dopo il processo e la condanna di Gesù, riflette sul suo operato. E ha un ripensamento.
«Ho sbagliato, era innocente. Sono stato io a dire a mia moglie di seguirlo nel cammino con la croce e di porgergli un panno per conforto. Mia moglie mi ha detto che crede che quell'uomo fosse veramente il Figlio di Dio».

Leggilo qui.

mercoledì, marzo 19

Tibet an men

da AsiaNews.it - "Il sangue del Tibet sulla Pechino dei Giochi", di Bernardo Cervellera

«A pochi mesi dalle Olimpiadi di Pechino, il governo cinese in allerta sopprime con carri armati e soldati le richieste disperate dei giovani tibetani. La Cina raccoglie quello che ha seminato: in quasi 50 anni, non ha mai dato alcuna speranza alla popolazione del Tibet, ampliando invece il controllo e il genocidio (...)».

Leggi l'intero articolo, e le dichiarazioni di Benedetto XVI che
invita al dialogo ed esprime "tristezza e dolore davanti a tanta sofferenza".

Punti di fuga_Brasile

"Quando l'impegno sociale non degenera in ideologia", di Giorgio Vittadini, Il Giornale, venerdì 14 marzo

«Non qualunque impegno sociale è un adeguato impegno per l’uomo. È infatti singolare scoprire come movimenti politici quali Hamas e Hezbollah o leader come Chavez e Morales, arrivati al potere o a un vasto consenso elettorale anche grazie ai loro interventi in ambito sociale, non tenendo in considerazione l’arco dei bisogni e dei desideri umani per difendere interessi materiali particolari, si espongono al rischio di commettere soprusi e violenze. Ci sono strade alternative e non ambigue? Lo si può capire vedendo la storia dell’Associazione dei lavoratori Senza Terra di S. Paolo del Brasile, guidato dai coniugi Marcos e Cleuza Zerbini. Come molti altri, negli anni ‘80, Marcos e Cleuza occupavano abusivamente le terre per costruirci favelas, venivano regolarmente espulsi dai buldozer dell’autorità costituita per poi ricominciare ad occuparne altre. Secondo una certa ideologia, questo moto perpetuo era un atto necessario e utile a tener viva la “lotta”. Ma Marcos e Cleuza, ad un certo punto, non si fanno più fermare dall’ideologia e si rendono conto che il loro impegno non porta al bene per il loro popolo (...)».

Leggi qui l'intero articolo.

martedì, marzo 18

Silvio alla Cometa


Pubblicato su ItaliaOggi.

Rassegna stampa CLU_malattia e dignità

A una bambina down i genitori vogliono cambiare con un'operazione i lineamenti del volto, così domani "sarà accettata dalla società".
Ma un malato ha bisogno di cambiare volto per trovare un posto nel mondo? La sua dignità dipende dall'aspetto fisico? Gli è forse preclusa la possibilità di essere felice? Tutte domande a cui prova a dare una risposta la rassegna stampa del Clu di oggi.
Scarica qui.

L'arte, la croce, l'uomo moderno. Parla Testori

Tra gli inserti dei quotidiani della domenica quasi tutti mettono al primo posto quello del Solo 24 ore. Ma Avvenire, con il suo Agorà, non credo sia da meno.
Un'impressione confermata ieri dalla pubblicazione di questa doppia pagina che riporta quattro articoli di Giovanni Testori sul tema della crocifissione nell'arte del Novecento.
I pezzi del grande scrittore e critico d'arte si riferiscono alle opere di Francis Bacon, Max Beckmann,
di Henri Matisse e Karl Hödicke. Leggili qui.

Post scriptum: grazie alla utilissima rassegna stampa del CMC per aver riportato l'articolo, altrove protetto da copyright.

Luigi Amicone, lettere dalla Brianza

Leggo e pubblico.

Il Foglio, venerdì 14 marzo
«Al direttore – Domenica scorsa ho depositato alla cancelleria della Corte d’appello del Tribunale di Milano la famosa lista “Pro moratoria Aborto? No grazie. Con Giuliano Ferrara”. Ho già detto che infine, dopo il trasferimento della lista dei magnifici 12 dal Senato Lazio alla Camera in tutta Italia, non mi sono candidato poiché l’obbedienza è una virtù e mai un inciampo. Ho già conversato con l’amabile e severo Julián Carrón, nostro capo. Ho già spiegato al caro Giorgio Vittadini perché si può essere normalmente in disaccordo con Giuliano Ferrara, dirlo e scriverlo, senza obliquità, senza eccessi di zelo, rimanendo saldamente uniti su tutto quanto viene prima e dopo. Ho già dato una mia sorellina alla causa della lista pazza e spero che nel segreto dell’urna nessuno disperda il seme, che si fa due volte peccato perché si macchia il voto. Da appassionato dirigente, come dice lei, del movimento di Cl, seguo e, se me lo permette, continuerò a seguire la sua amicizia e le sue bellissime ricerche della verità. Noto anche con piacere che nella sua conversazione aperta con la leadership di Cl e Cdo non c’è malanimo, ma amicale richiesta di considerazione della sua pazzesca iniziativa alla luce della tenuta di tutti quanti i fattori. C’è, che divide, politicamente parlando, questa indicazione a “non disperdere il voto”. È su questo che lei, legittimamente e fieramente, oppone la proposta di dispersione di uno, non due voti, per una lista che pianta l’ascia nel cuore del totalitarismo ultrasecolarista dell’epoca. Lei si è convinto dell’azzardo profetico e lo porta fino alle estreme conseguenze di un voto, qualunque sia il suo costo (250 mila cash dal suo conto corrente e un contratto stracciato a La7, per adesso, e per dire che lei non è neanche Federico il Confessore di Carlo De Benedetti). Anche al prezzo, ha scritto lei, di “addossarmi tutte le colpe” qualora il risultato, in termini elettorali, fosse al limite dello zero virgola. Cosa c’è di male in tutta questa drammatica tensione? Perciò le auguro la gioia di riuscire a portare in Parlamento Paola e tutte le altre, e una bella inquietudine qualora non ce la dovesse fare, perché comunque “un’altra cosa” è accaduta in una campagna elettorale dove il bene comune, forse per la prima volta nella storia della politica internazionale, si manifesta in questa messa in campo dello stupore e azione per la vita sorgiva, “superpolitica” appunto. Luigi Amicone, direttore Tempi».

Poi il Giornale minimizza e traduce le sue parole così. Amicone non ci sta e tiene a rettificare. Tra le lettere del Foglio, domenica 16, c'è anche questa.

«Al direttore – Temo che gli amici del Giornale tendano un po’ troppo a tirare l’acqua al loro mulino bianco. Uno non può rispiegare quello che già scrisse l’altrieri su questo giornale e poi trovarsi spiegato con il “ripensamento” che teme “che al Senato ci possano essere problemi”. Allora, tanto per essere definitivamente chiari, diciamo che alla Camera non ci saranno problemi. Dunque un voto a Ferrara, a Crippa e a mia sorella. Luigi Amicone».

lunedì, marzo 17

domenica, marzo 16

Società, mia società

Un candidato alle elezioni politiche ha dovuto essere scortato dalle forze dell'ordine per poter presentare il programma della sua lista.
No, non si tratta di Teheran, e nemmeno della Cina. Non siamo nel ventennio.
È successo oggi. A Padova, in Italia.
Qualche cosa, forse, non torna.
Le tasse, il precariato, i brogli elettorali. Forse non finisce appena qui la partita. Di certo la politica è un'altra cosa.

venerdì, marzo 14

mercoledì, marzo 12

Ferrara-CL, crisi di primavera

Non sembrano destinati a finire presto i botta e risposta tra il direttore del Foglio, promotore della lista prolife, e i cattolici impegnati in politica.
Si rischia di estremizzare il conflitto, di ridurre la battaglia per la vita a uno sterile scontro partitico, di vanificare il lavoro passato e futuro di chi su questi temi ci lavora da tempo. E poi, soprattutto, "sono da evitare in politica atteggiamenti utopici e massimalisti, anche se mossi da principi giusti", come intima Vittadini in un forte editoriale sull'ultimo numero di Tracce, il mensile di Comunione e Liberazione, e come riporta con precisione Santambrogio su Libero di ieri.
Sono questi gli argomenti che segnano la distanza ormai incolmabile tra il movimento fondato da Giussani e quell'intellettuale laico che tanto aveva affascinato e che ancora tanto affascina molti ciellini abbagliati sulla via della ragione trasteverina.
Non si tratta di "una specie di inimicizia politica", scongiura l'elefantino oggi sulle colonne del Foglio (leggi qui l'editoriale), ma di considerare "l'appello a un voto (uno, non tutti e due) di convinzione e di coscienza e di impegno" come un gesto di libertà e "autonomia del soggetto umano" che la "polemica disciplinare" - cioè l'insistente indicazione di voto da parte dei vertici di Cl - rischierebbe, a suo avviso, di compromettere.
Intanto si moltiplicano le prese di posizione. Dopo il volantino della Compagnia delle Opere anche il movimento stesso ha espresso un chiaro giudizio in merito alle imminenti consultazioni politiche (leggi il volantino).

domenica, marzo 9

Una notizia buona e una cattiva

La prima: Romano Prodi lascia la politica italiana. Bene, grazie, ci voleva. Attenti all'estero.
La seconda: l'odiato Zapatero riconfermato premier. Che fine ha fatto la cattolicissima Spagna?

sabato, marzo 8

Miracoli della grafica: un Sarkozy centrista



"È un’impresa esaltante per l’Italia di domani e insieme tutto è possibile". Le ultime quattro parole del discorso di apertura della campagna elettorale di Casini (leggilo qui) mi hanno subito ricordato lo slogan di Sarkozy "Ensemble tout devient possible".
Poi ho guardato il sito dell'ormai presidente francese, l'ho confrontato con quello del leader centrista, e ho notato altre analogie. Stessa font, stesso uso dei colori, stesso dimensionamento delle scritte. Che sia un caso? Difficile. Niente di strano, comunque. Anzi, ottima scelta: chissà che ispirarsi a Nicols non porti fortuna.

Inter, duecento di questi pacchi

Mi scusino i cugini interisti, ma questo post di Christian Rocca merita ampia diffusione.

mercoledì, marzo 5

Rassegna stampa CLU_cristiani in Iraq

I cristiani in Iraq rappresentano solo il 3% della popolazione. Ma allora perché il vescovo iracheno di Mosul è stato rapito? Quale minaccia costituiva? Mons. Rahho è simbolo e guida di una presenza, quella cristiana, che non ha di mira l’esclusiva difesa di interessi particolari, ma ha sempre lavorato – per esempio in campo educativo e sanitario – alla costruzione del bene comune e alla valorizzazione delle risorse del popolo iracheno, pur in una situazione di lacerazione e di costante pericolo (...).

Leggi qui l'intera rassegna.

sabato, marzo 1

Consigli per gli acquisti

Se non sai chi votare (ma anche se pensi di saperlo già) clicca qui.
Perché? Basta leggere i primi tre punti del programma (e ripeto, i primi tre, non gli ultimi, non tra le righe): centralità della famiglia, scuola e università, difesa della vita.
Leggi qui tutto il programma dell'Udc e guarda qui iocentroTV.