venerdì, novembre 30

Soddisfazioni

http://www.arch2.polimi.it/Home/Avvisi/a.a.07-08.htm

Islam, che cosa sei?

C'è un Islam che scrive "Una Parola in comune tra noi e voi", è l'Islam dei 138 saggi cui il Papa ha rivolto la straordinaria risposta fatta di differenza e condivisione, riconoscimento e giudizio delle reciproche identità.
Poi c'è un Islam che a Khartoum si raduna in grandi folle urlanti e chiede l'uccisione della maestra britannica Gilian Gibbson, già condannata a due settimane di carcere per blasfemia, per aver chiamato "Maometto" un semplice orsetto di peluche.
Sono forse queste due fedi diverse? E qual è l'autentica? Non è dato saperlo. A noi, a vedere questa indiscriminata sequela della fede islamica e arbitraria interpretazione del libro sacro, viene solo paura.

Speranza, c'è chi ne parla ancora

Generalmente, col passare degli anni, si diventa più cinici, disillusi e lamentosi sulla vita. Ma c'è un vecchio che parla ancora di speranza. Se non è un matto, allora ha davvero qualcosa da dirci.
Qui la nuova enciclica di Benedetto XVI.

Casa bianca, cosa bianca, centro moderato: di che si tratta

CASINI: TRA TABACCI E DI PIETRO NULLA DA SPARTIRE…
(Adnkronos) - "Non vedo cosa hanno da spartire Tabacci e Di Pietro. Quest’ultimo sino a qualche tempo fa flirtava con Grillo, con il quale il mio partito non ha niente a che fare". Lo afferma il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, ospite di 'Omnibus' su La7. E ancora: "Mastella e Di Pietro? Sono il cane e il gatto del governo". Il leader Udc poi respinge tutte le voci sulla cosiddetta Cosa bianca: "Casa bianca, Cosa bianca, aggregamento al centro... sono tutte baggianate. Sono tutte piccole anticipazioni, evocazioni di personaggi come Montezemolo, che se fosse qui ci direbbe che ha un altro lavoro da fare".
TABACCI A CASINI: SERVONO GENEROSITÀ E DISPONIBILITÀ…
(Adnkronos) - "Casini definisce baggianate le iniziative in campo semplicemente perché, per un superiore senso tattico, a differenza di me lui non dice le cose che intende fare. In altri termini, secondo la sua visione, se non cambia il sistema politico e non c’è spazio per un’area centrale allora ha ragione Berlusconi; diversamente, se si esce da questo bipolarismo muscolare finendola di prendere in giro gli italiani costretti a schierarsi in due opposte e inconcludenti tifoserie, allora sarà necessario costruire una formazione distinta dal partito di Berlusconi e concorrenziale con il Partito democratico e a quel punto anche lui sarebbe pronto, sia pure a malincuore par di capire, a prendere atto che non basterà l’Udc". Lo afferma Bruno Tabacci. "Fin qui -aggiunge- il Casini pensiero. Suggerirei però di non sottovalutare che per allargare lo spettro d’azione ci vogliono generosità e disponibilità. Altrimenti è la casta che si ripropone".

martedì, novembre 27

La prima politica è vivere

All'università si imparano un sacco di cose.
Oggi per esempio un nostro professore ci ha raccontato con fare nostalgico il suo ricordo della contestazione studentesca degli anni '60 nella facoltà di architettura.
Così disse:
«Una generazione si scrolla di dosso quanto più può la generazione precedente. Ci trovavamo davanti a un mondo ereditato che volevamo cambiare, volevamo appropriarcene».

«Non può che esserci una polemica con la famiglia, perché la famiglia parcellizza, mentre uno si sente in una dimensione collettiva. La famiglia diventava un ostacolo. Da qui il grande piacere delle occupazioni, che superano i vincoli che ciascuno deriva dalla propria famiglia. Erano anche obiettivi fumosi e pretestuosi, ma la cosa molto importante era stare insieme».

«Diventare padroni del proprio destino!» Questa fu la grande conquista di quegli anni. E non importa che l'identificazione di sé nell'ideologia collettiva censurasse completamente i propri desideri, la propria esperienza, la propria stessa vita, perché «il soggetto in sé non è adeguato alla dimensione del problema».

Così ho pensato:
nel 1968 si affermava che “tutto è politica”. Questo lo si diceva dando alla frase semplicemente il significato opposto a quello che ora ha l’espressione “il personale è politico”. Voleva dire che per fare la rivoluzione si doveva rinunciare ai nostri bisogni personali, voleva dire nascondere i nostri sentimenti. (da Care compagne e cari compagni, 1978)

Si aggiungano altre perle storiche come «Agostino Gemelli era un fascista antisemita», oppure «Piazza Fontana fu un atto di terrorismo di stato fatto per fermare il fermento sociale», e ancora «Pinelli fu ucciso dalla polizia». Se non stavamo attenti ci mancava poco che ci credevamo davvero.

La domanda ossessiva di Silvio: «Ma il popolo?»

La storia della nascita del Partito del Popolo italiano di Silvio Berlusconi. Da quando era solo un sogno nella mente del suo fondatore a quando - un attimo dopo - si è concretizzato. Le reazioni incredule e arrabbiate dei sodali di sempre, l'entusiasmo di chi è stato ammesso a far parte della grande arca... fino al ruolo, ancora incerto, degli alleati, passando per chiome rosse e piazze milanesi. Tutto questo in un bell'articolo di Marcello Sorgi su La Stampa del 23 novembre. Leggilo qui.

sabato, novembre 24

Daniele, l'addio e il compianto di un grande uomo

Da Repubblica.it: «È stata l'immediata reazione dei militari italiani preposti alla cornice di sicurezza - spiega infatti il comando del contingente Italfor XVI con sede a Kabul - che ha consentito l'individuazione dell'attentatore ed il suo parziale isolamento, riducendo così sensibilmente il bilancio dell'attentato».

«Un soldato può morire facendo il suo mestiere, può morire per salvare civili e bambini, può morire festeggiando un ponte. Ma quel che decide è alla fine la natura del compianto, la parola che si usa, il carattere significativo di un cordoglio politico e civile per sorreggere e giustificare un'impresa militare» (Giuliano Ferrara, Il Foglio 26.11.2007)

Scarica qui l'intero articolo.

venerdì, novembre 23

Scioperanti

Loro sono per i diritti dei lavoratori, però i lavoratori per una settimana sono rimasti a piedi. Loro sono per i diritti degli studenti, ma gli studenti non possono entrare all'università.
Loro lottano per qualcuno che dalla loro lotta esce sconfitto.
Loro, contradditori, paradossali, inutili scioperanti.

A proposito di parrucconi

«Io la parrucca non ce l'ho, qualcun altro non lo so. Chieda a lui, l'esperto di parrucche è lui e non io». (Casini risponde a Maurizio Belpietro sulla critica di Berlusconi ai "parrucconi della politica")

mercoledì, novembre 21

A sinistra disegnano meglio

Sulla grafica non ho dubbi, voto PD.
Il simbolo, disegnato da un venticinquenne, è semplice, pulito ma al contempo forte nella comunicazione. Il carattere è originale e dà l'idea di qualcosa di nuovo, come il partito di W pretende di essere.
Dall'altra parte il risultato è piuttosto scarso. Non si notano novità rispetto alla vecchia immagine di Forza Italia: il tricolore, lo sfondo con il cielo azzurro, la font allungata in altezza e larghezza sono, nel complesso, un pugno nell'occhio. Sembra quasi che Silvio, preso dalla sua mania di conduzione personalistica del partito, l'abbia disegnato lui stesso poco prima di presentarsi in piazza San Babila, magari in Power Point. Di certo non ha investito più di qualche spicciolo nella grafica, che anche questa volta si conferma, in Italia, appannaggio esclusivo della sinistra.

"L'equivalente biologico dell'aeroplano dei fratelli Wright"

Per le staminali non si deve più uccidere. Adesso si possono ricavare dalla pelle.
Una ricerca Usa e giapponese apre una nuova era: con l'innesto di 4 geni le cellule ritornano "bambine" senza ricorrere agli embrioni.
La natura, si può dire, è sempre un po' più avanti di noi. Ci aveva, in qualche modo, già pensato.

Milano, speculazione o urbanistica?

Leggi qui il testo della puntata di Report che propone l'inchiesta "Cara Madunina" sulle nuove iniziative immobiliari a Milano. Esempio di intervista molto tendenziosa, tipica di un giornalismo che fa le domande ma conosce già le risposte.

martedì, novembre 20

POP-POLITIK

L'importanza della squadra

Sostituzioni.
Escono Fini, Casini, Bossi. Entrano Brambilla, Storace, Rotondi.
Ma c'è l'uomo in più: il popolo italiano.
E naturalmente la libertà, tanta libertà.

Tredici anni e non sentirli

Ci siamo persi qualcosa?

giovedì, novembre 15

Caduti in piedi

I 161 voti favorevoli contro i 157 contrari significano che la Finanziaria è arrivata in porto, dopo un viaggio tempestoso e tormentato, ma ci è arrivata. Da parte sua il presidente del consiglio Romano Prodi ostenta la ormai usuale spocchia d'ordinanza ("Da domani la destra deve fare un esame di coscienza") che ci tocca sorbire a ogni sua mezza vittoria, dall'aprile 2006 a oggi. Ma qual è il reale significato politico della votazione di stasera? Lo dice, senza mezzi termini, Lamberto Dini, considerato l'ago dell'instabile bilancia governativa, quando a pochi minuti dal voto, prima di votare sì "per etica di responsabilità", dice che "è sotto gli occhi di tutti che il governo ha perso consensi, con questa Finanziaria non li può recuperare, e quindi c’è un quadro politico che non può non essere messo in discussione”, e poi aggiunge, per chi non avesse capito, che "la maggioranza non c'è più". Un governo serio se ne renderebbe conto, affronterebbe la questione, cercherebbe alleanze trasversali per realizzare le riforme, prima di riaffidarsi alla volontà degli elettori. Questo governo non lo farà. Al contrario festeggeranno (lo stanno già facendo mentre scriviamo queste righe), si complimenteranno a vicenda (l'ha già fatto Walter Veltroni), accuseranno l'opposizione delle peggiori colpe (l'ha già fatto la Finocchiaro, che è "comunque una donna"). Insomma, il teatrino continua. Ma siamo alle ultime puntate. La questione politica è ormai posta, e mettersi le mani davanti agli occhi non servirà a dimenticarlo.

Miracolo a Bruxelles

Roma, 15 novembre, da Il Velino - La libertà religiosa costituisce "la cartina di tornasole" per il rispetto di tutte le altre libertà e dei diritti dell’uomo e la persecuzione dei cristiani nel mondo rappresenta "una delle piu’ feroci sfide contemporanee alla dignità della persona". Ad affermarlo è Mario Mauro, vicepresidente del Parlamento europeo, promotore di una risoluzione approvata oggi pomeriggio dalla plenaria di Strasburgo "su gravi episodi che mettono a repentaglio l’esistenza delle comunità cristiane e di altre comunità religiose". Il testo è stato presentato da popolari, socialisti, liberaldemocratIci, Uen, Indipendenza e democrazia, Sinistra Europea (Gue). La risoluzione cita casi concreti di rapimenti e uccisioni avvenuti in Iraq, Pakistan e Gaza, deplora il rapimento nelle Filippine di padre Giancarlo Bossi, esprime viva condanna per l’assassinio del giornalista Hrant Dink e del sacerdote cattolico Andrea Santoro in Turchia, sottolinea la gravità della situazione della libertà di espressione in Cina e evoca la "forte repressione" in Vietnam. "Grazie al voto di oggi - continua Mauro - d’ora in avanti la Commissione europea dovrà prestare una maggiore attenzione affinché ogni elaborazione e implementazione dei programmi di cooperazione e aiuto allo sviluppo sia concessa solo se viene rispettato il principio di una vera libertà religiosa". "L’Europa - prosegue Mauro - sempre in prima fila nella difesa dei diritti delle minoranze, non può continuare a ignorare il crescente sterminio di tanti cristiani. Oggi il Parlamento europeo ha dato un grande segnale di disponibilità politica e culturale, smarcandosi da quell’integralismo laico di cui l’Europa è sempre più spesso accusata". Mauro conclude dedicando questo importante risultato a Hrant Dink, il giornalista armeno ucciso per aver difeso le comunità cristiane in Turchia.

Proverbi

Che bravi. Riducono i ministri a 12. Loro ne hanno 26. Il numero dei componenti del governo a un massimo di 60. Loro ne hanno 102, il più numeroso della storia della Repubblica.
Tutto, però, dalla prossima legislatura.
Come si dice, son tutti finocchi col culo degli altri.

Il Credo di Ferrara

Roma, Basilica di San Giovanni, 13 novembre, «Dialogo in Cattedrale» tra Giuliano Ferrara e Gianfranco Ravasi sul volume di Benedetto XVI «Gesù di Nazareth».

«A questo punto potreste obiettarmi: come fai a entrare in un discorso sul Figlio del Dio vivente se non credi? E la mia risposta è questa. La mia ragione mi dice il suo limite. Se non lo riconoscessi sarei padrone della mia vita e della mia morte, sarei un nichilista. La mia ragione mi dice che sono un credente, sebbene non disponga di una fede personale e confessionale praticamente vissuta. Credo nel concetto matematico e fisico di infinito, che segna il mio limite e lo descrive. Credo che mio padre e mia madre non siano l'origine biologica del mio Dna ma un semplice e irrisolto mistero d'amore. Credo che l'altro, la persona umana o anche solo il suo progetto o anche solo il suo ricordo, sia titolare di diritti che sono al tempo stesso i miei doveri, e che questo ciclo della delicatezza e del rispetto tra le generazioni sia stato messo a punto, nella sua massima perfezione, dentro la civilizzazione cristiana del mondo. Credo che non tutto sia negoziabile e relativo. Ed è già un bel credere, ve lo assicuro.
In più credo nella fede degli altri, la rispetto e la amo, in un certo senso la desidero».

Scarica qui l'intero intervento.

lunedì, novembre 12

Omicidio Perugia_rassegna stampa

Tre articoli e un breve commento su Meredith, i suoi assassini e la tragedia della noia. «C’è un vuoto tremendo di educazione, manca un'ipotesi positiva con cui affrontare le proprie giornate». Leggi qui.

L'ideale che fa vivere e morire

Oggi, quattro anni fa, diciannove soldati italiani perdevano la vita in un attentato terroristico a Nassirya.
Riproponiamo il giudizio di don Luigi Giussani per il Tg2 di quel giorno.

Che orrore!
Che vergogna!
« Né il sol più ti rallegra
Né ti risveglia amor».
Il Pianto antico di Carducci custodisce nel cuore della nostra storia quel mistero per cui Dante Alighieri prega la Madonna perché una ricchezza di umanità nuova affermi la vittoria del bene attraverso il suo dolore di sposa e di madre:
« In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunque in creatura è di bontate».
Così in noi diventa grande l’urto del cuore per il giudizio della signora, moglie del brigadiere Coletta, che ha parlato davanti alle telecamere del telegiornale.
« In te misericordia», perché l’uomo cade senza conoscere il dove, il come e il quando.
« In te pietate», perché l’uomo è debole, contraddittorio e fragile fino alla morte.
« In te magnificenza» è il comunicarsi di una forza di vittoria come luce finale.
Bontà è il motivo di azione per l’uomo.
Quanto canto popolare potrebbe risorgere, se una educazione del cuore della gente diventasse orizzonte di azione dell’Onu, invece che schermaglia di morte - favorita da quelli che dovrebbero farla tacere - tra musulmani ed eredi degli antichi popoli, ebrei o latini che siano. E questa sarebbe la vera ricchezza della vita di un popolo!
Se ci fosse una educazione del popolo, tutti starebbero meglio.
La paura o il disprezzo della Croce di Cristo non farà mai partecipare alla gioia di vivere all’interno di una festa popolare o di una espressione familiare.
La testimonianza di Dante Alighieri è rifiorita nel dolore della signora Coletta:
« In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunque in creatura è di bontate».

domenica, novembre 11

Architetti cercasi

«Io ora distruggo questa mia casa abusiva
e scaccio il “geometro” nazionale
venduto al cemento e alle mille lire di una volta»
(Aurelio Picca, L'Italia è morta, io sono l'Italia)

Se ne è accorto anche Rutelli. Leggi qui.

Sulla moschiesa e sui preti

Posto che una Nota della Cei pubblicata nel 1993, al paragrafo 34, dice:
«Le comunità cristiane, per evitare inutili fraintendimenti e confusioni pericolose, non devono mettere a disposizione, per incontri religiosi di fedi non cristiane, chiese, cappelle e locali riservati al culto cattolico, come pure ambienti destinati alle attività parrocchiali».
E lo stesso documento prosegue così:
«In diversi paesi islamici è quasi impossibile aderire e praticare liberamente il cristianesimo».
Che, per il vescovo emerito di Como Alessandro Maggiolini, significa:
«Se si tratta di dare un pasto caldo, di organizzare una raccolta di aiuti, ve bene, ma non tocca a noi dare i locali per la preghiera».
Don Aldo Danieli della parrocchia di santa Maria Assunta a Paderno di Ponzano Veneto, ha un bel dire:
«È inutile parlare tanto di dialogo se poi gli sbattiamo la porta in faccia».

E poi, dopo il no categorico del vescovo della diocesi di Treviso, monsignor Andrea Bruno Mazzoccato, ripete che «per me era come fare la carità».
Ma non sa don Aldo che la carità più grande è annunciare a tutti il fatto di Cristo?
Non ha ascoltato il cardinale Biffi quando ha detto che «Noi non possiamo rimanere quieti fino a che ogni uomo non venga illuminato e non entri in comunione consapevole col suo Salvatore. Noi siamo chiamati a portare Dio a tutti: agli ebrei, ai musulmani, ai nuovi pagani»?
Che la Chiesa vada avanti da duemila anni nonostante certi preti, è forse il miracolo più grande che anche questa storia ci insegna.

Ma la domanda resta

La lettera (Il Foglio, 9 novembre):
Al direttore - Dunque, in quel di Puglia a un vescovo gli è andato in luxuria il cervello e a Luxuria gli è andato in pappa clericale. Ma la contraddizione maggiore è di Luxuria che si appresta a fare da testimone a un patto sacramentale che impegna gli sposi alla fedeltà fino a che morte non sopraggiunga, ad accogliere (non selezionare) i figli che Dio vorrà mandare, al mutuo sostegno di una vita, a fare di quell’unione un segno efficace dell’amore di Dio agli uomini. Tutte cose in cui Luxuria non crede. E se non ci crede perché presta se stessa come testimone per un gesto che deve apparirle come una pagliacciata, o un concentrato di arcaismi superstiziosi? Anzi, come un retaggio da superare sul cammino verso quel mondo giusto e naturale cui aspira? La tristezza maggiore è invece per quella parte di chiesa che non sa nemmeno sostenere le proprie ragioni e non balbetta nulla sulla solita tiritera del diritto negato agli omo, trans o no che siano. Nessuno che sappia dire il senso drammatico e bello di due esseri che si impegnano davanti a un Dio che li benedice e a una comunità che li sostiene, perché il loro amore sia la via privilegiata al loro stesso compimento e al servizio alla comunità umana cui appartengono? Si chieda dunque a Luxuria di rispettare la sacralità di quel gesto, e non trattarlo come irrealtà, pagliacciata o commedia degli inganni dove, qualsiasi cosa si dica e si faccia, tanto nulla conta perché nulla è reale, se non il sentimento della sua predilezione per la cuginetta. Il problema è che ormai anche per tanti cattolici, e, peggio, per tanti preti è così. Commedia degli inganni, gesto a cui non si crede intanto che lo si compie.
Emiliano Ronzoni, Milano

La risposta di Ferrara:
I lettori servono a questo, non a farsi definire padroni del giornale da impiegati che servono con ipocrisia i loro editori, bensì a padroneggiare le questioni che i giornali affrontano. Domanda a Vladimir Luxuria: perché non risponde a questa lettera sincera?

E quella di Luxuria (Il Foglio, 10 novembre):
Al direttore - Sappia il lettore Ronzoni che mi sarebbe piaciuto tenere un profilo, più che basso, rasoterra. Il fatto è questo: mia cugina, che ho visto nascere, mi ha chiesto di farle da testimone. Non mi sono proposta io, ma ho accettato di soddisfare un suo desiderio. Prima di accettare mi sono informata se la mia condizione trans potesse essere dirimente in quel ruolo. Il matrimonio concordatario assolve anche alla funzione civile. Mentre il sacerdote è il testimone di Dio, gli altri testimoni devono certificare per lo stato che il fatto è avvenuto. Per
essere testimoni di nozze non è importante essere battezzati o cresimati né dichiarare adesione alla morale cattolica. Puoi essere ateo o di una religione diversa. Non così per il padrino di battesimo che, avendo una funzione di guida spirituale, deve essere battezzato e cresimato (requisiti che io avrei). Anche per l’annullamento del matrimonio al Tribunale della Sacra Rota il ruolo del testimone è irrilevante. Sarebbe stata una mia ingerenza se avessi chiesto al prete di sostituirmi alla sposa, ma mia cugina ha chiesto solo di farmi esercitare un diritto che hanno tutti. Senza quel divieto iniziale, non avrei usato il ruolo di testimone per rivendicare le mie battaglie né avrei pubblicizzato il fatto che una trans era testimone in un matrimonio concordatario. L’ho dovuto fare per riportare il vescovo a più saggio consiglio, al rispetto del diritto canonico e del Concordato. Cordialmente
Vladimir Luxuria, deputata

giovedì, novembre 8

Coppia d'attacco: Moggi-Mughini

Finalmente un attacco indiscriminato e maschilista alla maestra del politicamente corretto, del moralismo de sinistra, dell'intervista leggera che si presume brillante, del sorriso... un po' storto. Ovviamente Daria Bignardi. Qui l'articolo di Italia Oggi riportato da Dago.

Più che cani, somari

La parola dice la realtà, la realtà informa la parola. In un rapporto di aderenza e, quasi, di fedeltà ammirabile. È una cosa che s'impara naturalmente, da bambini, ma che poi costa qualche fatica ricordare diventando grandi. A che serve allora che i signori della Treccani facciano i furbi, e sotto la voce "matrimonio" del loro ammasso di carta morta (leggasi "enciclopedia") comprendano anche le unioni di fatto? Noi ce ne accorgiamo subito che hanno tradito quel rapporto. Sono le parole stesse che si ribellano. Basta saperle guardare.

Morire in erasmus

Non c’è mai scampo, nemmeno a vent’anni, nemmeno in paradiso, nel lungo paradiso dell’Erasmus (arrivederci ragazzi, fate baldoria ché poi cambia tutto, passate qualche esame, raccontate quanto è stato bello, quanta gente, quante cazzate, e com’ero libero e pazzo, e com’ero adulto e giovane insieme). Tutta la libertà e la giovinezza, tutte le possibilità, gli spinelli, le chitarre, e nessuna madre a tirarti giù dal letto e urlare: studia deficiente, a che ora sei tornato ieri notte. Sono mesi, anni mirabili, è il periodo che nessuno scorda, quello in cui puoi diventare qualunque cosa desideri, per un po’: sciupafemmine, ribelle, zoccola, cameriera, cosmopolita, musicista da pub, fricchettone, intellettuale, semialcolizzato ma con brio. Poi si torna alla realtà e guarda, non puoi capire, è stato grandioso.
(Da Il Foglio di oggi, leggi qui il seguito).

mercoledì, novembre 7

Addio Barone

Con Rivera e (a sinistra) Walter Novellino sulla panchina del Milan che guidò dal '63 al '66, dal '77 al '79 e dall'84 all'87.
Da acmilan.com: «Il Milan piange la scomparsa di Nils Liedholm, il tecnico rossonero della Stella, protagonista insostituibile del leggendario trio Gre-No-Li. Con lui se ne va un pezzo enorme della storia del Milan, ma il suo ricordo rimarrà indelebile nel cuore di tutti i milanisti e degli appassionati di calcio».

martedì, novembre 6

Chapeau!

Passare da 7.000 a 19.000 euro di stipendio in un giorno. In Francia si può, soprattutto se ci si chiama Nicolas Sarkozy.
Il suo aumento rientra nell’ambito della «rivoluzione intellettuale e morale» dello Stato, che porta a «ricompensare il merito e il lavoro ben fatto». «Ho voluto che la presidenza della Repubblica desse l’esempio». Qui la notizia pubblicata dal Corriere.

Tutte le balle sul pianeta in pericolo

«L’effetto serra è un bluff»; «Il pianeta non si sta riscaldando»; «I ghiacciai non si stanno sciogliendo»; «Le previsioni meteo sono inattendibili»; «La colpa dell’inquinamento non è dell’uomo». Firmato, professor John R. Christy, direttore dell’Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama. Un colpo mortale per i professionisti della «difesa della Terra» che, sui fantasmi dell’emergenza ambientale, hanno costruito le fortune politiche ed economiche.

Qui sotto l'intero articolo di Nino Materi per "Il Giornale" e un sito molto attendibile al riguardo.

lunedì, novembre 5

Ruini, la chiesa, l'omaggio a Ferrara

Eludendo con abilità la sorveglianza (l'esperienza di San Siro a qualcosa serve), io e Gio abbiamo avvicinato oggi l'amato Elefantino e gli abbiamo consegnato la maglia del Ferrara Fans Club (ancora da istituire ufficialmente), mentre lì a fianco passava tra la nostra indifferenza il cardinale Ruini (Eminenza ci scusi!).
Per il resoconto sull'incontro, qui sotto il mio articolo per il Giornale del Popolo.

venerdì, novembre 2

Quando arrivano i nostri

Quando arrivano i nostri non è mai un buon segno. Quando arrivano i nostri il campo rom di Tor di Quinto, periferia nord di Roma, è già mezzo vuoto. Nicolae Mailat ha già detto di aver solo commesso un furto. Il magistrato di turno ha già bloccato le demolizioni delle baraccopoli ancor prima che cominciassero. Quando arrivano i nostri il prefetto di Milano ha già espulso quattro romeni quattro. Quello di Roma ha promesso di fare altrettanto (e fanno già otto). Quando arrivano i nostri il centrodestra ha già dato la colpa al centrosinistra, il centrosinistra al centrodestra. A Tor Bella Monaca dieci picchiatori si sono già fatti la loro giustizia contro quattro romeni che passavano da un centro commerciale. Veltroni per questo ha già detto "sì alla convivenza civile" e "no alla vendetta". Quando arrivano i nostri tutti si sono di nuovo chiesti che cosa ci fa la Romania nella Ue, perché i confini dell'Italia sono presi d'assalto da ogni dove, come sia possibile che le periferie rimangano irrimediabilmente abbandonate a sé stesse, e qualcheduno anche il motivo per cui i nostri arrivano sempre in ritardo.
Quando arrivano i nostri Giovanna Reggiani è già morta dopo due giorni di coma e un funerale già pronto, domani, nella chiesa di Cristo Re della sua città. Noi, quando arrivano i nostri, proviamo ancora pietà e ancora preghiamo per lei.

Da leggere

«La vera religione spiegata alle ragazze» raccoglie dodice lettere di Camillo Langone ad altrettante amiche dubbiose per spiegare l’importanza di indossare la croce, di battezzare i bambini, di allestire il presepe… Un catechismo epistolare scritto con stile completamente diverso dal catechismo ufficiale. La vera religione spiegata alle ragazze dimostra quanto la parola di Cristo, in forma scritta nel Nuovo Testamento e in forma orale, musicale e teatrale nella messa, sia indispensabile per vivere liberi. In questo libro mistico, sentimentale, ironico, ogni pagina racconta un cristianesimo inteso come amicizia, bellezza e non conformismo.
(«La vera religione spiegata alle ragazze», Marsilio, pp. 160, Euro 12,00, 2007)

In difesa di Padre Pio

Dal sito lo straniero, l'articolo di Antonio Socci che smaschera le accuse di Sergio Luzzatto al frate di Pietrelcina.

Fuoriclasse

Questo incontro è un piccolo capolavoro "ornaghiano", o almeno tale si prospetta. Si consiglia vivamente di stare a casa (saremo già in troppi e l'Aula Magna non è poi così magna) e di leggere il resoconto il giorno dopo, naturalmente su questi schermi.
Qui un'anteprima sul tema, l'intervista di Cazzullo a Ruini.

giovedì, novembre 1

Grazie, Manzoni

«Soffri e sii grande, il tuo destino è questo finor: soffri, ma spera: il tuo gran corso comincia appena; e chi sa dir quai tempi, quali opre il cielo ti prepara? Il cielo che re ti fece, ed un tal cor ti diede» (Adelchi)